11 settembre, l’attentato alle Torri Gemelle e quell’indimenticabile giornata: sono passati ventuno anni
Furono quasi 3mila le vittime del terribile attentato. Tra questi, oltre 400 soccorritori
Sono passati 21 anni dall’attentato alle Torri Gemelle, nel cuore di New York. Quella dell’11 settembre 2001 è una data incisa nella storia recente dell’Occidente e nella memoria di chi l’ha vissuta: tutti ricordano dove si trovavano nell’esatto istante in cui le televisioni di tutto il mondo diedero la notizia del terribile attacco.
Uno scenario apocalittico: fuoco, fiamme, una nuvola di polvere e detriti che segna la scomparsa di due dei grattacieli più famosi al mondo. Quel martedì mattina ad essere colpite non furono solo le Twin Towers: un altro aereo si schiantò contro la facciata ovest del Pentagono, un quarto cadde – circa un’ora dopo – a Shanksville, in Pennsylvania. Secondo le ricostruzioni, l’obiettivo dei dirottatori era Washington ma i passeggeri, dopo aver saputo degli altri aerei, avrebbero provato a riprendere il controllo del volo costringendo i terroristi a cambiare i loro piani mortali.
11 settembre, le immagini che hanno fatto la storia
Le immagini di quel giorno hanno fatto il giro del mondo. I soccorritori che scavano tra le macerie e lavorano senza sosta, i dipendenti che in quei palazzi enormi lavoravano e che si sono ritrovati all’interno di un incubo. Numerosi scatti li hanno immortalati, in giacca e abiti formali, coperti di polvere ma salvi. Indimenticabile il gesto di chi, in preda alla disperazione, ha deciso di gettarsi dalle Torri: “The Falling Man” è una delle tante fotografie che immortala uno di questi momenti estremi. A scattarla fu Richard Drew: un uomo si getta nel vuoto, precipitando dalla Torre Nord del World Trade Center a testa in giù con le braccia allineate alle linee verticali dell’edificio e una gamba piegata. Lo scatto è diventato uno dei simboli dell’11 settembre. Quel giorno si stima che circa 200 persone siano morte proprio in questo modo.
Il gravissimo attentato ha registrato quasi 3mila vittime. I corpi identificati ammontano a circa 1.600. Sono oltre 400 inoltre i soccorritori morti, di cui più di 300 pompieri. La scia di sangue si è protratta nel tempo: negli anni successivi si verificarono, infatti, ulteriori decessi a causa di tumori e malattie respiratorie legate alle conseguenze del disastro.