150 posti al Ministero dell’Interno e basta aver concluso l’obbligo scolastico: assunzioni già entro l’estate

Cosa bisogna sapere in merito alla elezione indetta dal Ministero dell’Interno. Chi può partecipare e quali sono le prove previste

Un nuovo concorso è pronto ad attirare l’attenzione di coloro che sono alla ricerca di un impiego un po’ più stabile. Proprio di recente infatti è stato indetto un avviso per l’assunzione di 150 operatori del Ministero della Repubblica.

Trattasi di una procedura di avviamento a selezione finalizzata a inserimenti a tempo indeterminato e pieno negli Uffici centrali e periferici del dicastero. Andando nello specifico la ricerca è rivolta a 93 amministrativi e 57 tecnici con l’assolvimento all’obbligo scolastico.

Queste però sono solo alcune delle informazioni inerenti questa ghiotta opportunità. Ce ne sono tante altre da andare a scrutare e che ovviamente chi proverà questa trafila deve assolutamente sapere.

Stiamo parlando soprattutto dei requisiti da avere e delle prove di selezione. Molto importante è anche capire come inviare la domanda. Insomma, andiamo a scrutare tutti i dettagli del caso partendo dalle capacità e i titoli di cui bisogna essere in possesso.

I requisiti per poter concorrere

Di base sono richieste quasi le medesime doti previste per tutti gli altri concorsi a partire dalla cittadinanza italiana, l’aver compiuto la maggiore età, idoneità fisica, godimento dei diritti civili e politici, non essere stati esclusi dall’elettorato attivo e non essere stati destituiti da un impiego presso una pubblica amministrazione e non aver riportato condanne penali.

L’aspetto più interessante è che non è necessario essere in possesso di una laurea. Basta il diploma conseguito alle scuole superiori per potersi candidare. Per poter espletare la pratica è necessario andare nell’apposita sezione del portale inPA o sul sito del dicastero in questione.

Come avviene la selezione

I partecipanti dovranno superare un colloquio e una prova pratica di idoneità. Per entrambi i ruoli la conversazione riguarderà l’ordinamento del Ministero dell’Interno e i diritti e i doveri dell’impiegato. La prova pratica invece varierà in base alla mansione per cui si concorre. Per l’operatore amministrativo verterà sulla capacità di riordinare i fascicoli, copiare i documenti e utilizzare gli strumenti informatici.

Passando all’operatore tecnico, dovrà dimostrare di essere in grado di riordinare gli ambienti anche attraverso il montaggio e lo smontaggio di elementi di arredo e di essere in grado di svolgere un’attività ordinaria di piccola manutenzione. Dunque, ci si può giocare tranquillamente la propria possibilità, a patto che ci si prepari adeguatamente e che si abbiano le skills sopracitate.