Allarme sicurezza nelle spiagge, Oasi balneari: «L’ambulanza stazioni sul lungomare»

La morte di un uomo a Cefalù e altre situazioni di pericolo hanno scosso la categoria degli operatori balneari. Richiesto un incontro con la Regione

Alla luce degli episodi tragici avvenuti in mare nelle ultime ore, gli operatori del settore, in particolare l’Oasi balneari di Confartigianato, si sono attivati per richiedere un incontro urgente al’assessorato regionale al  Territorio e Ambiente.

“Vogliamo chiedere alla Regione Siciliana un’ambulanza che, nei fine settimana e nel mese di agosto, stazioni sul lungomare delle principali citta marinare prese d’assalto dai turisti – dichiara Giovanni Cimino, coordinatore regionale delle Oasi balneari – e proporre di scegliere una fascia oraria, magari dalle 10:00 alle 19:00”.

Cimino ha commentato così quanto successo ieri: “Con il mare agitato purtroppo non è stata una domenica felice per i bagnanti. Una ragazza si è dispersa tra le onde a Balestrate e un uomo è morto a Cefalù. Occorre con urgenza pensare a un piano per le spiagge libere della Sicilia”.

“Ho partecipato personalmente al tentativo di salvataggio dell’uomo di 55 anni morto a Cefalù – racconta Cimino – ma purtroppo dopo 40 minuti di massaggio cardiaco non c’è stato nulla da fare. L’ambulanza è arrivata nel giro di 15 minuti, il tempo necessario per dimenarsi nel traffico estivo. Ma 15 minuti in certe situazioni sono un’enormità”.

ASSEMBRAMENTI A RIVA

Spiagge libere e assembramenti in spiaggia: un binomio piuttosto pericoloso per il contagio del Coronavirus.

“Ieri la spiaggia libera di Cefalù – sottolinea Cimino – era sovraffollata e non possiamo permetterci, in un momento in cui siamo ancora in emergenza Covid-19, che l’ingresso nelle spiagge libere non sia tenuto sotto controllo”.

Il coordinatore siciliano delle Oasi balneari annuncia che alla Regione verranno richieste “nuove regole, nel più breve tempo possibile, per garantire migliori, più efficaci e immediate operazioni di salvataggio e per definire al meglio la gestione delle spiagge libere”.


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