Una leva importante nelle strategie di rilancio delle aree interne per consentire opportunità di reinsediamento e di occasioni di lavoro su attività di qualità in grado di tornare a dare valore al patrimonio terra come bene primario riscoprendo e rilanciando antiche culture e vocazioni agricole del territorio.
È stato presentato stamattina, durante una conferenza stampa a Palazzo Orleans, il bando predisposto dalla Regione Siciliana per mettere a disposizione dei giovani dell’Isola 430 ettari di terreni, attraverso la “Banca della terra“. Nella Sala stampa “Beppe Alfano”, presenti il governatore Nello Musumeci e l’assessore all’Agricoltura, Edy Bandiera.
Il bando è ancora in via di definizione: “Sarà almeno ventennale, e sarà rinnovabile – sottolinea l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera – poiché dobbiamo consentire una progettualità di ampio respiro temporale: l’agricoltura ha bisogno di investimenti e tempo per produrre reddito. Il canone che i giovani dovranno pagare sarà assolutamente politico, che dipenderà dal valore dei terreni”.
Di sicuro c’è che, come prevede l’atto d’indirizzo inserito nella delibera della giunta di governo del 25 marzo dello scorso anno «i primi destinatari saranno i giovani agricoltori che non hanno compiuto 41 anni alla scadenza del bando, che intendano insediarsi per la prima volta in un’azienda agricola o che si sono insediati da non più di 60 mesi alla data di scadenza del bando».
Per l’esattezza la “Banca della Terra di Sicilia” comprende: i terreni e gli immobili della riforma agraria che permangono nella disponibilità dell’Esa, l’Ente di sviluppo agricolo, a conclusione della procedura di assegnazione; i terreni e gli immobili del demanio forestale non strettamente funzionali all’espletamento dell’attività istituzionale dell’Amministrazione forestale regionale; i terreni e gli immobili di proprietà dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea e degli enti sottoposti a tutela e vigilanza dello stesso; i terreni e gli immobili che gli enti locali e altri soggetti pubblici concedono in uso gratuito all’amministrazione regionale; ed infine i terreni e gli immobili che i privati concedono alla Banca della Terra di Sicilia secondo le modalità individuate nel regolamento.
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