Nasce «Buona Destra», nuovo soggetto politico guidato da Filippo Rossi
Il movimento è già impegnato nell’attivazione dei circoli territoriali in tutta Italia
Una destra di ispirazione repubblicana ed europeista, autorevole ma non autoritaria, lontana anni luce dal populismo e dal sovranismo che monopolizzano l’attuale scena politica italiana.
A questo modello si ispira “Buona Destra” (http://www.buonadestra.it) nuovo soggetto politico che sarà ufficialmente presentato a Roma venerdì 3 luglio nell’ambito di una conferenza stampa, presso gli spazi di “Terrazza Red”, in via Tomacelli 23, a partire dalle 11:30.
Il partito nascente mira a coagulare attorno a sè le forze di destra moderate e liberali, prendendo le distanze da Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
L’obiettivo è attirare l’attenzione degli elettori che, seppure di destra, non si riconoscono nè nella proposta politica di Fratelli d’Italia, nè in quella della Lega, giudicate troppo estreme.
Il movimento, più in generale, si rivolge a tutti gli italiani insoddisfatti “che esprimono forte disagio per i modi e i contenuti a cui al giorno d’oggi è stata ridotta la politica”.
Alla guida c’è il viterbese Filippo Rossi, giornalista, autore del libro “Dalla parte di Jekyll. Manifesto per una buona destra“, che ha avuto il merito di risvegliare l’attenzione sull’opportunità di fare ordine e chiarezza nello scenario della destra nazionale che non è, evidentemente, soltanto quella promotrice della famiglia tradizionale, del contrasto ai flussi clandestini di migranti e della difesa a oltranza dei confini: non a caso, nella nuova formazione, non mancano le assonanze culturali con i Radicali (in passato Rossi è stato candidato tra le fila di “+ Europa” con Emma Bonino).
Il titolo del pamphlet, uscito nei mesi scorsi, si ispira al celeberrimo romanzo di Robert Louis Stevenson, “Lo strano caso del dottor Jekyll e del dottor Hyde” per descrivere le anomalie e le doppiezze della destra italiana, contrapponendo la fazione dell’ odio e delle paure ai valori della cultura, dell’inclusione e del dialogo.
Le adesioni sono già numerose, soprattutto da parte degli amministratori locali, e tanti sono i “fondatori” pronti a dare il via al nuovo laboratorio politico che, almeno in questa fase, si esprimerà territorialmente attraverso la nascita dei circoli.
Cosa accadrà ora?
Difficile prevedere, al momento – la nascita vera e propria del nuovo soggetto è fissata per l’autunno – se la “Buona Destra” formerà la propria classe dirigente attingendo da FdI e Lega, o dalla società civile, dal mondo delle professioni e dall’associazionismo, così come è difficile prevedere possibili accordi con Forza italia, unico partito di destra moderata con il quale il manifesto programmatico di Filippo Rossi ha delle convergenze, a partire dalla lotta alla burocrazia e all’invasività dello Stato in ambito economico.
Così come potrebbero esserci dei punti in comune con Carlo Calenda, Mara Carfagna e Stefano Parisi, soggetti che, pur proveniendo da aree politiche ben definite, negli ultimi tempi si sono fatti interpreti dell’insoddisfazione di chi, di fatto, non si riconosce più in partiti quali PD e FI.
Certo è che esiste – anche in Sicilia – una fetta di elettorato conservatore che non si identifica con nessuno dei tre partiti della coalizione di centro- destra (Lega, FdI e Forza Italia, appunto) ed è da tempo alla ricerca di un contenitore che rappresenti istanze moderne e laiche e valori ispirati al patriottismo ma non al nazionalismo.
Per Rossi – ideatore del Caffeina Festival e direttore responsabile di Business.it – si tratta indubbiamente di una bella sfida : rappresentare chi non ha nessuna volontà di cedere nè alla “deriva” di Salvini e Meloni nè di rifugiarsi in Forza Italia, ultimo baluardo di moderatismo della destra italiana.