Cefalù, sospetta intossicazione da botulino: i casi salgono a 31
Cinque di loro sarebbero in gravi condizioni
Aumentano i casi di sospetta intossicazione da botulino in provincia di Palermo. Sono sempre cinque i pazienti ricoverati in terapia intensiva per sospetta intossicazione da botulino, mentre, continuano a crescere gli accessi al pronto soccorso della Fondazione Giglio di Cefalù (Palermo), giunti in serata a quota 31. Pazienti che avrebbero consumato lo stesso pasto e che avrebbero manifestato per lo più sintomi neurologici.
«Stiamo seguendo l’evoluzione della patologia – ha detto il responsabile del Pronto soccorso della Fondazione Giglio, Emanuele Sesti – in stretto raccordo con il Centro antiveleni di Pavia con cui abbiamo definito la terapia e la somministrazione dell’antidoto”.
Quadro clinico in peggioramento per altri due pazienti già ricoverati e sotto stretto monitoraggio. Entrami sono stati trasferiti in terapia intensiva uno nello stesso ospedale Giglio di Cefalù e uno al Cimino di Termini Imerese. Attualmente sono 5 i pazienti in terapia intensiva, con prognosi riservata, ricoverati nei due ospedali. Dodici in totale, dei 28, i pazienti dimessi.
Intanto i carabinieri del Nas e i tecnici dell’Asp di Palermo hanno eseguito una serie di controlli nell’azienda di catering che ha preparato il pasto per i lavoratori e sono stati prelevati dei campioni di cibo che verranno esaminati.
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