A Ciminna la terza Biennale d’Arte dedicata alla memoria di Michele Dixit

“BellezzArtEstetica”: è il titolo della mostra, curata da Vito Mauro, che si terrà dal 29 agosto fino al 13 settembre presso il Polo Museale, ex Ospedale Santo Spirito. Trentacinque gli artisti selezionati

Giacinto Alessi, Angelo Amato, Eliana Avanzato, Gaetano Barbarotto, Liana Barbato, Alessandro Bronzini, Samuel Campagna, Francesco Maria Cannella. Ilaria Caputo, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Giorgio Chiesi, Elio Corrao, Giuseppa D’Agostino, Angelo Denaro, Giusy Di Falco, Daniela Gargano, Vincenzo Michele Grimaldi, Ninni Iannazzo, Caterina Lala, Anna Giuseppina La Paglia, Maria Pia Lo Verso, Gabriella Lupinacci, Sara Mineo, Maria Giovanna Peri, Antonino G. Perricone, Giorgio Puleo, Caterina Rao, Clotilde Rinella, Cinzia Romano La Duca, Angela Sarzana, Enzo Tardia, Elide Triolo, Giuseppe Uzzaco e Tiziana Viola-Massa: sono i nomi dei trentacinque artisti che parteciperanno. con le loro opere, alla terza edizione della Biennale d’Arte di Ciminna, che sarà inaugurata sabato 29 agosto slle 18:00 presso il Polo Museale, in corso Umberto I. 

Il prestigioso evento curato da Vito Mauro nel ruolo di direttore artistico, dal titolo “BellezzArtEstetica”, propone una visione sintetica della pittura – lontana da orpelli che possano interferire nel rapporto con l’opera e distogliere l’attenzione da essa –  ed è dedicata a Michele Dixit, ultimo esponente della stagione pittorica siciliana degli anni trenta, erede di una grande tradizione.

Nato a Palermo nel 1908 e morto nel 2003, Dixit fu un artista straordinario, definito da Franco Grasso “pittore della pienezza del vivere”. 

La mostra, che si avvale della direzione tecnica di “Studio 71” di Palermo, è stata indetta dall’ associazione culturale “Paolo Amato” con il patrocinio del Comune di Ciminna; ad essa, è collegato un catalogo che ospita i testi di Gonzalo Alvarez Garcia, dello stesso Vito Mauro e di Tommaso Romano (nella foto con Dixit). 

Quest’ultimo, nel catalogo, sottolinea il ruolo strategico della mostra nelle dinamiche culturali del territorio.

“Avere nuovamente puntato, in un momento così capitale, a riprendere il filo della proposta estetica come soluzione di continuità ma anche come atto di coraggio -si legge –  è un segno alto di intrapresa culturale ed etica della città di Ciminna”. 

“La Biennale giunta alla III edizione, attraverso l’opera di tanti artisti che in modo plurale declinano una tale consapevolezza – spiega il professore Romano, che interverrà nel giorno dell’inaugurazione –  è altro piccolo ma miracoloso evento che certamente si deve alla comunità ciminnese, ma soprattutto alla determinazione coerente del suo curatore”.