33 condanne e quasi due secoli di carcere per la banda degli spaccaossa

Solo 5 dei 38 imputati sono stati assolti. Il blitz partì dopo la morte di un uomo di origini tunisine

È arrivata la condanna, da parte del Gup del tribunale di Palermo, per 33 imputati del processo dei cosiddetti “spaccaossa“, scaturito dalle inchieste, partite nell’agosto del 2018, denominate Tantalo e Tantalo bis. Quasi 200 anni di pene detentive decretate dal Giudice Giulia Malaponte

Il blitz partì dopo la morte del tunisino Yacoub Hadri, avvenuta il 9 gennaio del 2017 in una strada di Brancaccio. Il giovane sembrava essere deceduto in seguito ad un incidente stradale, ma una perizia mise alla luce la truffa: le lesioni non sembravano, infatti, compatibili con la dinamica dell’ipotetico sinistro. Hadri era in realtà morto in seguito alle ferite procurate dagli spaccaossa.

Un vasto giro d’affari che, secondo gli investigatori, ha portato alle bande guadagni attestabili intorno ai 12 milioni di euro. Alle finte vittime, che rimediavano talvolta lesioni permanenti, entravano in tasca poche centinaia di euro. 

Gli imputati di questa maxi truffa erano in totale 38, solo 5 sono stati assolti e sono Michele Di Lorenzo, Giuseppe Rosciglione, Antonino Saviano, Gaetano Girgenti e Salvatore Mazzanares. 

ECCO I NOMI, INVECE, DEI 33 CONDANNATI E GLI ANNI DI CARCERE INFLITTI:

Gesuè Giglio 16 anni e 4 mesi, Alfredo Santoro 15 anni, Francesco Faija detto “Berlusconi” 14 anni e 10 mesi, Rita Mazzanares 8 anni e 10 mesi, Mario Modica e Giuseppe Portanova 7 anni e 10 mesi a testa, Gioacchino Campora 7 anni e mezzo, Francesco La Monica 7 anni e 2 mesi, Letizia Silvestri 7 anni, Massimiliano Vultaggio 6 anni e mezzo, Carlo Alicata, Salvatore Di Liberto e Antonino Santoro 6 anni ciascuno, Graziano D’Agostino 5 anni e 4 mesi, Giuseppe Mazzanares e Domenico Schillaci 4 anni e 10 mesi a testa, Filippo Anceschi detto “il nano” 4 anni e mezzo, Salvatore Arena 4 anni, Antonio Giglio, Cristian Pasca e Maria Silvestri 3 anni e 10 mesi ciascuno, Monia Camarda 3 anni e 8 mesi, Mario Fenech e Giovanna Lentini 3 anni e 4 mesi ciascuno, Vincenzo Cataldo 3 anni e 2 mesi, Gaetano Alicata e Giovanni Napoli 3 anni a testa, Piero Orlando 2 anni e 10 mesi, Salvatore Di Gregorio, Isidoro Faija e Vittorio Filippone 2 anni e mezzo a testa, Alfonso Macaluso 2 anni e 4 mesi, e infine, la pena più bassa a Maria Mazzanares: 2 anni. Sono stati invece scagionati: Michele Di Lorenzo, Giuseppe Rosciglione, Antonino Saviano, Gaetano Girgenti e Salvatore Mazzanares. Il giudice ha anche disposto risarcimenti per le compagnie assicurative che si erano costituite parte civile e per la madre di Hadri.