Il 2 agosto del 2000, ad appena sessantatrè anni, si spense uno dei politici più carismatici, autorevoli e apprezzati che la Sicilia ancora oggi annovera: Francesco Di Martino, storico dirigente socialista, nato a Contessa Entellina, in provincia di Palermo, da una famiglia di commercianti : il padre vendeva tessuti e la madre gestiva un esercizio di generi alimentari.
In occasione del ventesimo anniversario della morte, nel Comune natio, sarà celebrata una Messa per volere dei familiiari, presso la Chiesa Madre Santissimi Annunziata e Nicolò; la cerimonia, che si terrà alle 11:30, sarà officiata dal parroco Nicola Cuccia.
Nella giornata di domenica, inoltre, il sindaco Leonardo Spera, subito dopo la commemorazione religiosa, ricorderà la figura umana e politica di Di Martino, davanti al campo sportivo, in prossimità dell’aiuola dove si trova la quercia a lui dedicata e deporrà una corona di fiori.
Per la comunità del piccolo e incantevole borgo in provincia di Palermo, situato nella Valle del Belice e noto per la produzione vitivinicola di pregio e lo splendore degli edifici ecclesiastici, Francesco “Ciccio” Di Martino rappresentò e continua ad incarnare un fulgido modello di impegno, sia sindacale che politico, oltre che un motivo di orgoglio in considerazione dei ruoli di alto prestigio assunti: di Contessa Entellina fu sindaco dal 1964 al 1982, mentre all’Assemblea Regionale Siciliana fu eletto per la prima volta nel 1991 e vi rimase per due legislature, fino alla dipartita avvenuta, appunto, venti anni fa, mentre ricopriva la carica di presidente della Commissione Finanze e Bilancio.
Tra gli incarichi più significativi assunti, anche quello di presidente della Camera di Commercio,dal 1979 al 1990 e co-segretario della Lega dei Comuni Siciliani, per via delle competenze in materia di finanza locale: si era, tra l’altro, laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Palermo.
Attivissimo sin dalla giovinezza, Di Martino frequentò sin da ragazzo gli ambienti socialisti: erano gli anni cinquanta, quelli in cui strinse significative amicizie con coloro che successivamente, avrebbero assunto ruoli politici importanti nel partito, quali Peppino Albanese e Filippo Fiorino, suoi compagni di stanza quando, da studente, abitava a Palermo in un appartamento di via Alessandro Paternostro.
Oltre alla politica, Di Martino sposò l’impegno nel sindacato: in qualità di dirigente della Federbraccianti, conobbe ben presto le tensioni e le istanze che attraversavano il mondo contadino, del quale seppe conquistare la fiducia e la stima.
Agli inizi degli anni sessanta divenne segretario regionale dei Giovani Socialisti e, insieme agli storici compagni Fiorino e Albanese, visse in prima linea le dinamiche interne al partito, aderando alla corrente di sinistra rappresentata dai lombardiani e, successivamente, a quella governativa dei nenniani e dei demartiniani.
Anche a seguito dell’era di Craxi e della diaspora dei socialisti, continuò a rappresentare un punto di riferimento nel partito del quale assunse la guida giuridica e politica come segretario regionale e componente della Direzione nazionale: sempre all’insegna della massima corenza con i propri valori, merce rara in politica.
Non è tutto.
Anche la GES.A.P., la società per azioni che gestisce l’aeroporto internazionale “Falcone Borsellino” di Palermo, della quale Di Martino fu il primo presidente, tributerà un ricordo allo storico esponente socialista.
Lunedì 3 agosto alle 9:30 sarà scoperta una targa commemorativa per intitolare la Sala del Consiglio di Amministrazione a Di Martino, alla presenza dei familiari e degli stessi consiglieri del CdA, che hanno organizzato l’iniziativa su richiesta dell’amministrazione comunale di Contessa Entellina.
Un’ulteriore testimonianza dell’affetto e della gratitudine che la comunità contessiota nutre ancora per il proprio concittadino più illustre, considerato il fautore del processo di ricostruzione del territorio a seguito del terremoto del gennaio del 1968: fu lui a gettare le basi e a determinare l’assetto sui quali, poi, fu possibile intervenire.
Ma il ricordo più commosso e toccante è quello di un altro autorevole esponente socialista: Francesco Audenzio Quartararo, già sindaco del vicino Comune di Giuliana, al quale ha legato indissolubilmente la propria storia politica, e attuale dirigente della Uil Pensionati Sicilia.
“Se Ciccio fosse ancora vivo – commenta Quartararo che, come Di Martino, fu un dirigente di primo piano della Federbraccianti – lo sarebbe anche il Partito Socialista, a Palermo e in Sicilia: la sua presenza si sente ancora, impossibile dimenticare il suo impegno e i gli ideali altissimi che lo animavano”.
“Una grande compagno – prosegue – la cui scomparsa non trova, ancora oggi, alcun conforto: chi ha avuto la fortuna di conoscerlo piange l’uomo e il politico militante sempre e solo nel P.S.I.: manca e mancherà sempre a tutti i socialisti palermitani e siciliani”.