Il ministro della Salute Roberto Speranza ha cercato di spegnere le polemiche nate dopo la diffusione dei verbali del Comitato tecnico scientifico e sulle zone rosse, ribadendo l’efficacia del lockdown imposto dal suo governo. Secondo lui “chiudere tutto ha salvato l’Italia” permettendo così di evitare che il virus arrivasse al Sud, e avverte che il Covid non è ancora scomparso e che “ci aspetta un autunno di resistenza”.
Speranza conferma che “l’Italia è messa meglio di altri Paesi”. Ma avverte: “Capisco il disagio e non voglio apparire un maestrino, ma i sacrifici che chiedo ai ragazzi sul metro di distanza nei treni o sulla movida hanno la scuola come obiettivo di fondo – dice Speranza – In fondo ai giovani non chiediamo di non uscire di casa, chiediamo solo di indossare le mascherine, lavarsi le mani, stare a distanza ed evitare assembramenti. Una cosa compatibile con il godersi l’estate”.
“L’età media dei contagiati sta drammaticamente scendendo sotto i 40 anni. È normale che i più giovani si sentano più forti, ma chi porta il virus a casa rischia di fare danni veri alle persone fragili – osserva – Non essere preoccupati sarebbe da sconsiderati, nulla può essere dato per scontato”.
Sarà “un autunno di resistenza, perché il virus non è scomparso e, in attesa di cure più certe e dei vaccini, dobbiamo continuare a gestire il rischio. È chiaro che i mesi autunnali mi preoccupano di più”
Nel suo appello per scongiurare un altro lockdown il ministro sottolinea che la priorità è ora la riapertura delle scuole e non le spiagge, la movida o il calcio. Il Ministro afferma che le scuole dovranno riaprire tutte il 14 settembre al 100% anche se, ammette, il “rischio zero non esiste”.
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