Ex Pip, Figuccia annuncia vertenza legale: «Musumeci ci dica qual è il piano B»

«Utilizzerò ogni metodo ed ogni strumento legittimo affinché possa trovarsi una soluzione a questa vicenda»

Lavoratori precari di lunga data passati dal Comune di Palermo nelle mani della Regione perché l’ente municipale del capoluogo siciliano si è trovato in una condizione finanziaria di default. Questa la condizione dei cosiddetti Ex Pip “Emergenza Palermo”, per i quali ci sono dubbi, vista la loro situazione anomala dal punto di vista contrattuale e della stabilizzazione. 

“Il Governo nazionale ha mostrato ancora una volta la sua piena e totale insensibilità ai temi della Sicilia – ha affermato il deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia Vincenzo Figuccia – Utilizzerò ogni metodo ed ogni strumento legittimo affinché possa trovarsi una soluzione a questa vicenda. Sono già al lavoro con un pool di legali per chiedere il risarcimento dei danni subiti in vent’anni da questi lavoratori che, prestano servizio in nero per conto della Regione Siciliana e che debbono essere stabilizzati”.


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“Arrivati a questo punto – continua il deputato – saranno le vie legali a mettere un punto sulla vertenza. Chiederò contestualmente un incontro al Presidente della Regione, per sapere qual è il piano B più volte annunciato dal governo e per trovare comunque soluzioni alternative in modo da porre rimedio ad un’ingiustizia perpetrata negli ultimi vent’anni da tutti gli esecutivi che si sono avvicendati”. 

EX PIP ALLA RESAIS, NORMA BOCCIATA DALLA CORTE COSTITUZIONALE

Proprio ieri la Corte costituzionale ha bocciato definitivamente la norma regionale che permetteva il transito degli ex Pip in Resais. Lo stop è arrivato con una sentenza che dichiara l’illegittimità dell’articolo 64 della Finanziaria regionale del 2018 che prevedeva “il transito dei soggetti indicati con contratto a tempo indeterminato anche parziale presso la Resais”. Per la Consulta sono, inoltre, risultati illegittimi altri due articoli, che prevedono l’assunzione a tempo indeterminato dei precari nella partecipata e l’assenza di un limite di spesa per farlo.

Un vero e proprio calvario quello che vivono i cosiddetti ex Pip Emergenza Palermo.

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