Giallo di Caronia: «Gioele non è stato aggredito, l’ipotesi è che sia stato soffocato»
Nuove ipotesi dietro la morte di mamma e figlio, avvenuta lo scorso agosto
Non c’è sangue sui vestiti di Gioele Mondello: la certezza è arrivata dopo le analisi degli inquirenti guidati dal procuratore di Patti Angelo Cavallo. E questo fa escludere l’ipotesi che il bambino sia stato aggredito da persone o animali selvatici: “I vestiti di Giole sono puliti e in macchina nessuna traccia di sangue. Difficile pensare che fosse moribondo”, dice Cavallo al Corriere della Sera.
Il piccolo bimbo di quattro anni sparito e poi ritrovato morto insieme alla mamma, anch’essa senza vita, dopo essere rimasto coinvolto in un incidente in galleria sull’autostrada Messina-Palermo, potrebbe quindi essere stato soffocato.
I corpi di Viviana e Gioele sono stati ritrovati, rispettivamente, l’8 e il 19 agosto scorso: “Ora possiamo escludere che Viviana e Gioele siano stati aggrediti da animali o da qualche persona; per la signora la morte è compatibile con il volo dal traliccio; quanto al bambino sarà più difficile arrivare a una conclusione, possiamo solo procedere scartando delle ipotesi, come quelle riconducibili a terze persone e a cani feroci”.
“Mancano ancora – dice Cavallo – i risultati di alcune analisi, in particolare quella tossicologica che dirà se e quanti farmaci aveva assunto Viviana. Più difficile trarre conclusioni sul piccolo Gioele, del quale sono stati trovati solo dei resti scheletrici. Dalla Tac eseguita non sono emersi traumi importanti”.
VIVIANA POTREBBE AVER SOFFOCATO IL FIGLIO?
“Direi non si può prescindere dal grave quadro psicologico in cui versava la donna. Come d’altra parte hanno riconosciuto subito i parenti stessi, a verbale, salvo poi cercare di ridimensionare la cosa a un leggero esaurimento da lockdown. A noi risulta che stesse male”. E alla domanda se la madre avrebbe potuto soffocare il figlio risponde: “Ci sta, ma non lo sapremo mai con certezza”