Mentre nell’auto di Viviana Parisi non è stata trovata alcuna traccia di sangue, stanno dando i primi risultati le ricerche con il luminol condotte nelle campagne di Caronia. Gli esperti della Scientifica hanno passato al setaccio ogni angolo della zona in cui sono stati rinvenuti i resti della donna – scomparsa il 3 agosto e ritrovata morta pochi giorni dopo – e del piccolo Gioele.
A pochi passi dal luogo in cui è stato ritrovato il corpicino del bambino, sono state individuate delle tracce ematiche. “Dovremo aspettare una decina di giorni per sapere i risultati”, ha fatto sapere il legale della famiglia Mondello, Pietro Venuti. “Non si sa se appartengono ad animali o persone”.
Nel corso del sopralluogo sono stati prelevati anche dei campioni di Dna dai cani presenti nella zona. Sin dai giorni della scomparsa della donna, infatti, i pm non hanno escluso che potesse essere stata aggredita dai due cani di un allevatore che vive poco lontano. L’obiettivo è quello di stabilire se ci sia una compatibilità con il Dna ricavato dagli indumenti del bambino e dai morsi sulle gambe di Viviana.
“Vedremo quello che emergerà da queste analisi – aggiunge Venuti – dobbiamo dire che tutti gli allevatori sono stati disponibili e che si è riusciti a fare le analisi agli animali. Intanto martedì sarà fatto un esame da parte dei medici legali sul cranio del piccolo Gioele e anche questo riteniamo possa essere un atto importante per le indagini”.