I ricordi autobiografici di Giovanni Matta in un libro. La presentazione a Palermo

“Dammi una rosa..” è il titolo della nuova opera dell’autore palermitano che incontrerà i lettori il 22 luglio presso il giardino del Circolo “Palermo Sport”

Un libro di racconti che nascono dall’urgenza di eternare, attraverso la parola scritta, ricordi autobiografici da tramandare alle figlie e al nipote e, più in generale, ai lettori che vogliano ripercorrere un periodo storico preciso, compreso tra il 1938 e il 1943. 

Questo il senso di “Dammi una rosa…” dell’autore palermitano Giovanni Matta, che sarà presentato il 22 luglio alle 18.00 presso il Circolo “Palermo Sport” (ex Canottieri Trinacria) sul Lungomare Cristoforo Colombo 5159.

A presentare il libro insieme all’autore, i poeti Elena Saviano e Nicola Romano

Pubblicata dalla casa editrice “Ibiskos-Ulivieri”  di Empoli, la nuova opera di Matta è la memoria di una “piacevole e gioiosa” infanzia con implicazioni di carattere educativo e morale, nel contesto di un periodo storico che si colloca a ridosso della Seconda Guerra Mondiale. 

Presidente dell’associazione culturale “Ottagono Letterario”  – gruppo di studio e pensiero fondato dal compianto Rosario Mario Gazzelli insieme ad altri sette poeti – Matta, autore di versi e scrittore, è uno degli autori più sensibili e talentuosi della sua generazione: il suo impegno culturale si è declinato anche attraverso la critica d’arte, con la pubblicazione, nel 2015, del volume “Gli sviluppi dell’arte moderna in Europa” e l’interesse per la storia, in particolare per Ruggero II e Federico II. 

All’attivo, anche decine di conferenze su autori italiani e stranieri. 

Inserito in numerose antologie poetiche e in tante agende letterarie, ha pubblicato i volumi di poesie “Concerto di Varsavia” , con la benedizione apostolica di Papa San Giovanni Paolo II, “Gocce Fertili” – con il quale ha vinto il Premio Italia della Fondazione per la Pace nel Mondo e il Premio “Le Moulin Rouge” a Parigi –  e “Madonna Sicilia”, liriche in dialetto siciliano con la prefazione del professore Guido Monaco.