Emozioni e tratti cromatici più vividi che mai, protagonisti della trasmissione di un gioioso messaggio di ripartenza, forza e bellezza dell’anima che rinasce anche attraverso l’arte e la cultura.
Questo il senso della nuova personale di Filippo Lo Iacono, ospitata presso gli spazi del Baglio di Isola delle Femmine e patrocinata dal Comune.
“Isola. Mare è Cultura” è l’omaggio dell’artista al borgo marinaro ad alta vocazione turistica, dove la costa continua a rappresentare, come già avvenuto in passato, la ragione fondante dell’economia locale.
Le tele sono attraversate dalla positività e dall’energia, qualità fondamentali per comunicare con gli osservatori, rapiti dalla forza dei colori, elemento distintivo del percorso artistico del Maestro.
All’inaugurazione dell’esposizione, avvenuta lo scorso 11 luglio, ha preso parte il sindaco Stefano Bologna, che ha illustrato ai partecipanti la storia del Baglio, un’antica tonnara che simboleggia il ruolo focale del mare nella vita economica e produttiva del piccolo Comune in provincia di Palermo, meta di villeggianti attratti dalle coste e dal clima tipicamente mediterraneo.
La personale rimarrà aperta al pubblico fino al 26 luglio prossimo e sarà visitabile tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 18:00 alle 24:00 e sabato e domenica dalle 10:00 alle 24:00.
Per il Maestro Lo Iacono si preannuncia una stagione autunnale all’insegna di numerosi progetti che, a partire da settembre, toccheranno varie località siciliane.
Nuove tele e nuove tematiche per l’artista, considerato l’esponente più autorevole della pittura palermitana contemporanea, estremamente apprezzato anche oltre i confini isolani (una delle sue opere, in occasione della manifestazione “Panorama d’Italia”, è stata recensita da Vittorio Sgarbi, che ha espresso un giudizio molto lusinghiero su Lo Iacono, sottolineando il valore della sua evoluzione stilistica).
Nato a Palermo nel 1960, Lo Iacono ha alle spalle un percorso formativo maturato prima attraverso l’apprendistato presso autorevoli maestri e, successivamente, all’insegna della ricerca accurata.
La sua arte guarda alla tradizione impressionista e al realismo ma anche ai pittori macchiaioli italiani dell’800, all’espressionismo – sotto il profilo simbolico del colore – e ai nuovi modelli di figurazione del contemporaneo.