“Questo mestiere l’ho iniziato per gioco”. Inizia così, Michele Li Volsi, a raccontare della sua carriera artistica da attore e regista, in una città che troppo spesso non riserva belle sorprese per chi vuole proseguire questa strada, ma lui non si è mai dato per vinto.
Il suo nuovo cortometraggio “La forza di Alice”, è ispirato ad una storia vera e tratta tematiche sociali ed umane che solo l’arte e la forza del cinema sanno toccare delicatamente: l’omofobia, la violenza sulle donne, il pregiudizio, lo stupro, la procreazione assistita. Questa nuova produzione ha già vinto diversi premi, ed è stata candidata al prestigioso David di Donatello 2020 come miglior cortometraggio.
«Il messaggio del corto – spiega Li Volsi – è ancora una volta, quello di dire basta alla violenza sulle donne, di accettare l’amore in ogni sua forma e di non essere persone giudicanti, perché ognuno ha la sua storia e penso che meritino di essere raccontate per l’impatto che riescono a dare ad una società e migliorarla, anche se faticosamente».
Il filo rosso che collega le produzioni di Michele Li Volsi sta proprio nell’utilizzo della macchina da presa come strumento con cui acchiappare la realtà della vita insieme alla sua fantasia di regista. D’altronde questa è anche la deformazione di un’altra sua professione. Michele Li Volsi lavora come come Operatore Socio Sanitario Specializzato e sta accanto alle persone che hanno più bisogno di cure. Grazie a questa professione Michele difatti ha iniziato a capire il potere che aveva nelle mani quando le utenze che seguiva, iniziarono a raccontargli le loro storie.
«Non ho avuto dei genitori che mi supportavano – confida a Palermo Live Michele Li Volsi – e se io sono qui è soprattutto grazie alla mia forza di crederci sempre. Non mi sono arreso nonostante tutte le porte in faccia» .
Il cast è formato da Maria Luce Pitallis, Milena Gori, Michele Li Volsi, Lorenzo Bonnici, Patrizia Caruso, Andrea Bonnici, Marcello Randazzo, Marilena Più, Sebastiano Coppola, Angela Grignano. Con la partecipazione straordinaria di Angelo Russo e Guia Jelo. Il secondo regista è Marcello Randazzo e gli autori sono Li Volsi Michele e Maurizio Tommasini. La sceneggiatrice è invece Claudia Gallo. La produzione èddi iak Italiy Cinematografica, Impronte musicale e Davide Samperi
Il corto è patrocinato dal Comune di Valderice, luogo in cui si svolge il cortometraggio.
Michele è andato ovunque pur di seguire il proprio sogno e affinarsi sempre più. Ha seguito master importanti del settore con altrettanti professionisti di fama internazionale.
«Ho frequentato la Scuola Divento a Palermo per due anni – racconta Li Volsi – , ho fatto anche il corso di doppiaggio e recitazione con Francesco Cavuoto e l’Accademia Teatron con i maestri Pino Insegno e Vito Caporale. Il mio primo cortometraggio l’ho realizzato nel 2016, God’s forgiveness, e già come debutto è andata benissimo dato che ho vinto al festival Corto corto mon amour di Cinisi come migliore storia».
Ma non finisce qui perché nel 2017/2018 con Il professore e la Ballerina ha vinto in Spagna, a Marbella, il premio regia. Nel 2019 Addio Clochard è vincitore del premio Rai cinema channel al festival Tulipani di seta nera e poi in finale a Los Angeles. Infine La Forza di Alice è andato in concorso non solo al David di Donatello ma anche al Festival de Cannes e poi ancora al Berlin festival, Tulipani di seta nera, Globo d’oro, Film Festival della Lessini e Cortinametraggio.
La passione e la dedizione di Michele Li Volsi sembrano un vortice, una cascata di idee che non si fermano. Michele Li Volsi con i suoi corti ha dimostrato di avere qualcosa di importante da dover dire.
Qui il link per guardare La forza di Alice http://www.tulipanidisetanera.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-f025e483-ce80-4056-92f4-690b3797aeb8.html