Dal mare alla collina, all’insegna di un nuovo progetto artistico che restituisce il senso profondo dell’amore che Filippo Lo Iacono, massimo pittore palermitano contemporaneo, nutre per il patrimonio naturale e culturale siciliano.
Dopo l’attenzione e il successo ottenuti a Isola delle Femmine con la mostra presso gli spazi della tonnara – prorogata fino al 30 agosto scorso, in considerazione della massiccia presenza di pubblico registrata – l’artista propone una nuova personale che, già a partire dal titolo “Sicilia arabo- normanna…. Visioni” racconta la voglia di Lo Iacono di dipingere l’isola attraverso le dominazioni e le stratificazioni culturali che, nei secoli, ne hanno determinato la straordinaria ricchezza storica, artistica ed etnoantropologica.
Esiste un filo conduttore preciso che dalla dimensione marinara di Isola delle Femmine conduce sino a Monreale, ed è racchiuso nella volontà del pittore di mettere in correlazione le due comunità sotto il profilo storico e culturale,come egli stesso spiega.
“Dopo la bella esperienza della personale ‘Isola – Mare è Cultura’ compiuta in estate, subito dopo il lockdown – sottolinea – per diffondere un messaggio di positività e speranza, mi sono dedicato a un nuovo progetto artistico che mi ha condotto fino all’architettura e all’arte di Monreale: la prima testimonianza certa di una tonnara ad Isola delle Femmine risale proprio al 1176, quando il Re di Sicilia Guglielmo II donò l’impianto con le sue pertinenze e il suo santuario alla Chiesa di Santa Maria Nova di Monreale”.
Un periodo storico millenario, dunque, quasi coincidente con gli eventi che conducono al periodo arabo – normanno in Sicilia, a Monreale nello specifico : una preziosa interconnessione tra luoghi legati dal filo rosso delle bellezze naturali quali il mare, i vulcani e la terra, in un tutt’uno con le opere d’arte create dall’uomo che rappresentano esse stesse uno scrigno di tesori infinito lasciato in eredità.
Questo il senso di un’operazione culturale di altissimo valore, che il pubblico potrà ammirare dall’11 settembre al 4 ottobre prossimo, presso il Circolo di Cultura Italia della cittadina alle porte di Palermo, in piazza Vittorio Emanuele 7.
Una nuova personale che conferma l’altissima maturità espressiva conseguita in ambito pittorico da Lo Iacono, che a Monreale esporrà alcune tele già note al pubblico: opere quali ” La Rinascita” con lo sfondo della Cattedrale di Palermo, “Evolution” con le cupole di San Cataldo riflessa nei vetri di un moderno edificio, “Ballarò colors” con il porticato che ospita le tende del mercato, per citarne solo alcune.
Visioni contemporanee che invitano a riflettere sul ruolo che le civiltà passate hanno svolto nel processo di trasmissione di tracce culturali, insegnamentie e modelli da adottare: non solo guerre e sofferenza ma un grande patrimonio di opere che, al netto di amore, passione e talento, non sarebeb stato possibile realizzare.
Il Circolo ospiterà anche altre tele realizzate con tecnica mista: una trentina in tutto.
All’inaugurazione interverranno, tra gli altri, il presidente del Circolo Cultura Italia Claudio Burgio, il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono, l’assessore ai Beni Culturali UNESCO Ignazio Davi e il poeta Francesco Federico.
Una straordinaria occasione per approcciare l’universo pittorico di Lo Iacono, unico nella sua capacità di spaziare da un luogo all’altro per comunicare la nozione di bellezza attraverso l’arte; il tutto, a Monreale nel periodo Unesco 2020 del mese di settembre.
Non a caso, le parole d’ordine della mostra sono preservare, conservare e riqualificare: occorre tutelare il patrimonio e raccontarlo attraverso i colori – una prerogativa di Lo Iacono – nella consapevolezza di ciò che l’uomo è stato in grado di realizzare nel passato e di quanto ancora può fare per sensibilizzare al tema della bellezza le generazioni che verranno, in una sintesi di armonia e speranza.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17: 30 alle 22: 00.