Morto dopo giorni di agonia in seguito ad un incidente all’Acquapark giovane 26enne

È morto il giovane che si era tuffato da un pallone gonfiabile, uno dei giochi che in questo periodo sono più frequentati e dal quale è consentito solamente scivolare

E’ stata dichiarata la morte del ragazzo di 26 anni che lo scorso 12 luglio si era tuffato all’Acquapark di Monreale, ed era stato portato in codice rosso al Pronto Soccorso. 

Il giovane, secondo una prima ricostruzione, si trovava nella struttura insieme a un gruppo di amici. Dopo l’incidente è stato trasportato nell’ospedale più vicino, all’Ingrassia, da un’ambulanza del 118 chiamata dalla direzione. Sull’episodio sono ancora in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri della compagnia di Monreale.

Da quanto ricostruito dal personale del parco divertimenti, il giovane si trovava su uno dei giochi acquatici preferiti da chi frequenta l’Acquapark: il pallone. E da lì, come avrebbe confermato il titolare, si è tuffato. Ma da quel gioco si può solo scivolare. “C’è un regolamento che lo dice espressamente. Da lì non ci si tuffa e i bagnini avevano invitato anche questo ragazzo più volte, mentre si trovava sul pallone, a stare attento”, dicono gli impiegati di Acquapark. Su quel gioco ci sono delle corde per salire e poi ci si lascia scivolare. Il ragazzo è stato subito soccorso e sistemato a bordo piscina, poi è arrivata l’ambulanza del 118.

Un tuffo vietato da un pallone gonfiabile, da un’altezza di 3/4 metri, a testa in giù sulla vasca con meno di 90 cm d’acqua che gli è costato la vita.

L’incidente si era svolto sotto gli occhi dei due figli e della moglie. Secondo quanto avevano riferito i medici, il giovane presentava diverse fratture cervicali. 

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