Nella guerra delle ordinanze per lo sgombero degli hotspot dove alcuni migranti sono risultati positivi al coronavirus, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, non arretra di un passo: “Il governo centrale, che ha avuto notificato il provvedimento, non ha ritenuto di dover dare disposizione alle forze dell’ordine e, quindi, alle prefetture per potere sgomberare i centri di accoglienza in Sicilia ma al tempo stesso entro le 48 ore non ha provveduto a impugnare l’ordinanza – spiega il governatore, alle prese con l’emergenza sbarchi – Significa che ci troviamo di fronte a una palese inosservanza, a una palese omissione perché le precedenti due ordinanze in materia sanitaria le prefetture le avevano regolarmente osservate”.
“È chiaro – continua intervenendo ai microfoni di Skytg24 – che tra qualche ora ci rivolgeremo alla magistratura ed è triste constatare come due articolazioni dello Stato, governo centrale e regionale, debbano ricorrere alla magistratura per riaffermare un principio sacrosanto che è il diritto alla salute”.
“Abbiamo cercato di calmare la gente, di colloquiare con i sindaci, ma è una situazione irragionevole – ha detto il Musumeci, smentendo che ci sia da parte sua un intento politico nella critica al Governo di colore politico diverso – Mi auguro che da parte di Roma non ci sia questo intento, io ho già dimostrato piena collaborazione”.
A eseguire l’ordinanza del presidente della regione, ha sottolineato Musumeci, “sono le forze dell’ordine, che dipendono dal ministero dell’Interno, sicché se il Viminale chiama i prefetti dell’isola e dice ‘non vi muovete sull’ordinanza di Musumeci’ è chiaro che nessuno si muove. – conclude – A 48 ore dall’ordinanza gli hotspot non sono stati liberati”.