Dieci anni fa la morte di Norman Zarcone: stamattina il ricordo

A dieci anni dalla scomparsa di Norman Zarcone una manifestazione per sensibilizzare ancora le istituzioni riguardo la questione della precarietà del lavoro e della mancata meritocrazia

Sembra ieri ma sono trascorsi già dieci anni dal giorno del suicidio di Norman Zarcone, il dottorando in Filosofia dell’università di Palermo, che a 27 anni si suicidò lanciandosi dai locali della facoltà in viale delle Scienze dopo aver saputo che, dopo tre anni di dottorato di ricerca senza borsa di studio svolti con ottimi risultati, per lui non c’era alcuna possibilità di futuro nel mondo accademico. Non perché non avesse le qualità, i requisiti, o non avesse ottenuto i risultati previsti ma solamente perché non faceva parte delle persone che, in modo determinato a priori, secondo modalità che nulla hanno a che fare con il merito e la trasparenza prevista per legge nei concorsi pubblici, possono entrare all’Università. Norman lasciò un biglietto per spiegare i motivi del tragico gesto: “La libertà di pensare è anche la libertà di morire. Mi attende una nuova scoperta anche se non potrò commentarla”.

“Mio figlio è morto nel 2010, ma muore anche oggi – sottolinea il padre, Claudio Zarcone – muore ogni giorno perché lo Stato, questo Stato nel quale continuo a credere malgrado tutto e nel quale ha creduto anche Norman, troppo spesso divora i propri figli dopo averli demotivati, frustrati e mortificati. Troppi silenzi da parte delle istituzioni, troppa ipocrisia di Stato per un omicidio di Stato ogni giorno più evidente. Sono stanco di rimanere intrappolato nelle logiche imbalsamate di una politica ignava, bugiarda, votata esclusivamente alle copertine”.

Oggi la commemorazione nella rotonda di via San Giovanni di Dio, nel tratto che collega le borgate di Corso dei Mille e Brancaccio., all’evento erano presenti il sindaco Leoluca Orlando, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Giulio Francese e i relativi componenti del Consiglio. Durante la cerimonia è stata consegnata una bora di studio in memoria “del collega Norman Zarcone”, che consiste in un contributo ad un neo giornalista pubblicista, contraddistintosi nel superamento del colloquio per l’accesso alla professione giornalistica. A margine dell’evento, è stata depositata una corona di fiori ai piedi del cippo che ricorda il dottorando, seguito da un minuto di raccoglimento.

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