Nubifragio Palermo: abitazioni distrutte dal fango in via Colonna Rotta

«Un vero e proprio disastro, non c’è mobile o oggetto che non sia fradicio. Ho salvato in tempo mia moglie e mia figlia»

A circa una settimana dalla violenta alluvione che ha colpito la città di Palermo, con strade trasformatesi in fiumi di fango, in alcuni quartieri si cerca di tornare lentamente alla normalità, in altri è praticamente impossibile farlo, a causa dei molteplici danni. 

Ingenti i danni provocati dal nubifragio alle abitazioni, alcune quasi distrutte, con notevoli disagi da parte dei residenti che il pomeriggo del 15 luglio hanno vissuto un pomeriggio di panico e sgomento che difficilmente potranno dimenticare.

In alcune case, soprattutto villette al piano terra, l’acqua è arrivata ad un metro di altezza distruggendo tutto. Finestre rotte, mobili rovinati, sono immagini indescrivibili quelle che arrivano da Palermo.

Rocco Lombardo, che si è ritrovato la casa di via Colonna Rotta, 73 invasa da acqua e fango, spiega: “Un vero e proprio disastro, non c’è mobile o oggetto che non sia fradicio, ho salvato in tempo mia moglie e mia figlia. Se non fossimo riusciti a scappare saremmo morti come topi. Non abbiamo ricevuto nessun tipo di aiuto quel giorno, siamo stati abbandonati”.

“Non ho più nulla – dice disperato mentre guarda la sua casa inondata dal fango – Ho perso tutto e non ho più niente da recuperare, nemmeno i vestiti”.

L’acqua era a oltre un metro di altezza, arrivava alle cassette della posta – dice una signora che abita nella stessa palazzina -. Non potevamo scendere da casa”


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