Chiusa la vertenza contro l’Opera Pia Ruffini: vincono i dipendenti

«Finalmente, dopo circa 2 anni e mezzo, è stata fatta giustizia»

La vertenza contro l’Opera Pia Ruffini, dopo un duro scontro, durato circa 2 anni e mezzo, è finalmente terminata con la vittoria dei dipendenti. “Il grido di disperazione degli ex lavoratori messi per strada con un licenziamento senza ammortizzatori sociali e senza liquidazione è stato ascoltato, giustizia è stata fatta!”

“Abbiamo vinto questa sentenza storica – racconta Ernesto Bellitteri, sindacalista dell’Opera Pia Ruffini a PalermoLive – in un primo tempo il tribunale aveva dato la natura privatistica dell’Opcer, ma noi eravamo consapevoli delle nostre ragioni, e della nostra verità. L’ente Ipab è pubblico: c’è gente che, come me, ha vinto i pubblici concorsi. Anche l’assessorato regionale ha sempre dato ragione ai lavoratori. Ultimamente anche una nota dell’ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana, confermava che l’ente era pubblico”.

“Dico Grazie al lavoro svolto dai giudici, i quali, analizzando il tutto con molta attenzione, non hanno potuto fare altro che darci ragione. Di conseguenza: i ricorrenti sono stati re-integrati nel posto di lavoro e ci sarà un indennizzo di altre 12 mensilità, oltre alle 18 che ancora aspettiamo. Meglio di così non poteva andare. La giustizia doveva prevalere!”

L’ODISSEA DEI DIPENDENTI DELL’OPERA PIA RUFFINI

L’Opera Pia Cardinale Ernesto Ruffini presieduta dall’arcivescovo di Palermo, Monsignor Corrado Lorefice, gestiva centri per anziani, bambini e disabili. Nonostante l’ente ricevesse i soldi dai finanziamenti pubblici, nell’ottobre del 2017 ha annunciato di essere sull’orlo del fallimento e ha licenziato 42 dipendenti, con molti stipendi arretrati, mai percepiti da quest’ultimi. In un primo momento era stato chiesto ai dipendenti una riduzione dell’orario di lavoro e di conseguenza una riduzione dello stipendio, al fine di non essere licenziati.

Per più di un anno si sono succeduti incontri con le rappresentanze sindacali e i lavoratori; si è perfino tenuto un tavolo presso la Prefettura e tutte le istituzioni coinvolte. Nel luglio 2017 l’istituto di credito Tesoriere (Monte dei Paschi di Siena), ha deciso di bloccare l’anticipazione di cassa a causa degli ingenti deficit maturati anno per anno, e di porre le condizioni per la ripresa dei rapporti finanziari per l’equilibrio del bilancio.

L’azione di risanamento del bilancio, come già prospettato da molti mesi alle parti sociali e ai lavoratori, poteva risanarsi con la riduzione proporzionale dell’orario di lavoro dei dipendenti (sei ore settimanali su trentasei) che prevedeva, di conseguenza una riduzione dello stipendio. Una soluzione che non è stata accolta dalla maggior parte dei lavoratori. Si è così arrivati alla dolorosa soluzione della chiusura dei servizi con il conseguente avvio del licenziamento di tutti i dipendenti dell’Opera Pia Ruffini.

GAUDESI: “E’ STATA FATTA GIUSTIZIA, CE LO SIAMO MERITATI” 

“Ho ricevuto il messaggio stamattina, e – confessa Maria Gaudesi, ex dipendente dell’Opera Pia, a Palermolive – non ci credevo. Solo quando ho visto le sentenze del tribunale ho realizzato tutto. Avevo perso un po’ le speranze, anche se, in cuor mio, cercavo di andare avanti. Malgrado tutto quello che abbiamo vissuto. Ci abbiamo rimesso, tempo, salute e denaro, ma ce l’abbiamo fatta! Sono veramente felice, finalmente è stata fatta giustizia. Ce lo siamo meritati. Nonostante tutto – racconta Gaudesi – non mi sono allontanata dalla chiesa, però devo ammetterlo, il vescovo Monsignor Lorefice ha dato un cattivo esempio”.

BAROCCHIERI: “LICENZIARE 43 DIPENDENTI IN QUESTO MODO E’ UN REATO VERO E PROPRIO”

“Questa è una notizia che era logico che doveva arrivare – sottolinea Filippo Barocchieri, ex dipendente dell’Opcer – Il modo in cui loro si sono posti sin dal primo momento, con il licenziamento, è gravissimo. Addirittura, nel corso della causa, si stava per intaccare il penale, la cosa era diventata serissima. Personalmente, difendo Lorefice in qualità di sacerdote, ma in qualità di uomo, lo ritengo assolutamente complice di questa vicenda”. 

“Abbiamo vinto nella normalità, ma ci volevano seriamente tutti questi anni per arrivare a questa verità? E Adesso l’Opera Pia dovrà ricostruire tutto, in due anni hanno chiuso molti servizi. Sono felice”.

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