Le fotografie di Maria Rocchieri e Aldo Di Vita a Palazzo Jung

La mostra fotografica bi – personale, dal titolo “Persone per le vie del mondo”, sarà inaugurata il 20 ottobre a Palermo. Centodieci immagini in tutto, ospitate nella Sala “Paolo Borsellino” fino alla fine del mese

Una mostra fotografica bi-personale, che racconta il talento visivo di Maria Rocchieri, in arte Ginevra Dolce, e Aldo Di Vita

“Persone per le vie del mondo”, questo il titolo dell’esposizione, sarà inaugurata il prossimo 20 ottobre alle 16:00 presso la Sala “Paolo Borsellino” di Palazzo Jung, sede della Città Metropolitana di Palermo, in via Abramo Lincoln 71. 

Un evento culturale di grande valore, che si svolge in un momento problematico per Palermo e la Sicilia, alle prese con l’emergenza sanitaria ma, come sottolineneano i due artisti, occorre rispondere con entusiasmo alle istanze di ripartenza della cultura, anche se all’insegna della massima osservanza delle limitazioni imposte a tutela della sicurezza collettiva. 

“Noi artisti non possiamo fermarci – spiegano Maria e Aldo (nelle foto)  –  dobbiamo andare avanti comunque: il mondo  ha bisogno di cose belle e grandi ispirazioni”.  

Un invito alla positività, dunque, accompagnerà l’esposizione, visitabile fino al 30 ottobre prossimo tutti i giorni,  dal lunedì al venerdì, dalle 9:30 all 13:00 e dalle 15:30 alle 18:30; i visitatori dovranno necessariamente indossare la mascherina, sia all’interno dei locali che fuori. 

La visita della mostra sarà consentita nel pieno rispetto di tutte le disposizioni governative emanate per il contenimento della diffusione del virus Covid-19, ed inserite nel DVR dell’Ente che la ospita; saranno ammessi soltanto ingressi contingentati,  cinque persone al massimo accompagnate da un referente della mostra, sottoposte al controllo della temperatura e alla registrazione dei dati anagrafici e del numero di cellulare per consentire il tracciamento ed evitare assembramenti anche fuori dall’edificio. 

Centodieci le foto esposte, sessanta realizzate da Aldo Di Vita e cinquanta da Maria Rocchieri.

I DUE ARTISTI

Palermitano, Aldo Di Vita sin da giovanissimo mostra un grande interesse per la musica e, come chitarrista, fa parte di piccoli gruppi orchestrali. Ben presto, però, è costretto ad abbandonare questa attività a causa della perdita totale dell’udito. Trasferitosi a Milano, lavora come barman presso i teatri Odeon e Nuovo e ciò gli permette di apprezzare il mondo teatrale e conoscere molti notissimi artisti e musicisti : tra i tanti, Giorgio Strehler, il mimo-ballerino Lindsay Kemp, Jerry Lewis, Carmelo Bene, Fiorella Mannoia, Liza Minnelli, Carla Fracci, Rudolf Nureyev.
Nel 2007 nasce in lui  una nuova passione, la fotografia, e si avvicina ulteriormente all’arte, sempre più affascinato dalle immagini che immortala attraverso la sua fotocamera, tanto da diventare la sua principale attività: una passione che lo porta alla ricerca continua di momenti di vita e dell’ immagine fuggente.
La sua è, al tempo stesso, un’ incessante comunicazione di emozioni che definisce “arte dell’immagine”.

Attualmente lavora come direttore della fotografia nella Compagnia Teatrale “Show-Lab” diretta da Enzo Carnese e, nel campo della moda, collabora con la stilista internazionale Ivana Todaro dell’Atelier “Diamante Sposa” che crea e disegna fantastici abiti realizzati a mano con stoffe pregiate e preziosi accessori.
Maria Rocchieri, anche lei palermitana, un diploma quale segretaria servizi alberghieri, sin da piccola nutre una grande passione per la fotografia unitamente alla musica tanto che attualmente, in virtù del suo costante impegno come cantante, ha raggiunto una buona notorietà nel campo col nome d’arte Ginevra Dolce: è la “voce” della “Medina Band”, in onore del compianto Pino Daniele.
“Da sempre – sottolinea – ho sentito il bisogno, il piacere e la gioia di poter fotografare l’attimo che mi accingevo a vivere, cogliendo il momento: a soli undici anni, ero consapevole del fatto che la vita è fuggente e che l’istante trascorre velocemente”. 
Quale miglior modo per renderlo indelebile, se non fotografarlo?
“La mia prima macchina fotografica la conquistai a quattordici anni – racconta –  e ne fui felicissima perché da quel momento ebbi modo di immortalare tutto quello che catturava la mia attenzione!”
Nei suoi numerosi viaggi ha ripreso luoghi, persone, strade, monumenti, la natura.
Recentemente un suo scatto, che immortalava un turista straniero a Piazza Pretoria mentre saliva sulla balaustra marmorea del ‘500 per fare una foto ricordo e subito ammonito dai vigili, è stato pubblicato da una testata on line locale. “La fotografia per me – sottolinea  Rocchieri – resta una grande passione e attraverso essa desidero rendere partecipe le persone che mi circondano”.