Ufficio Territoriale Palermo 2 Agenzia delle Entrate, climatizzatori inadeguati
Lo sostiene la Uil Pubblica Amministrazione, che chiede alla Direzione regionale maggiore attenzione per la salute, la sicurezza e il benessere del personale
L’impianto di climatizzazione all’interno dell’edificio che ospita l’Ufficio Territoriale Palermo 2 dell’Agenzia delle Entrate non garantisce ai lavoratori un’adeguata refrigerazione degli ambienti.
A denunciarlo, in una nota, Alfonso Farruggia e Raffaele Del Giudice, rispettivamente segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione Sicilia e coordinatore regionale della UILPA Entrate, che tornano ad attaccare l’amministrazione sul tema della salute e della sicurezza dei dipendenti.
“In primis, ringraziamo il direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate Pasquale Stellacci – si legge in una nota – per la sensibilità dimostrata con la scelta di consentire il regime di smart working anche ai lavoratori che svolgono servizi indifferibili: malgrado questo importante segnale di attenzione in un momento critico come quello attuale, di certo non possiamo però tacere sul fatto che l’immobile che ospita il personale, un edificio dotato di infrastrutture di ultima generazione, annoveri al proprio interno un impianto non adeguato alle caratteristiche della struttura”.
Nello specifico, l’edificio si trova in via delle Croci; precedentemente, la sede era ubicata in piazza Francesco Napoli dove erano presenti le stesse criticità che avevano reso necessaria l’individuazione di altri spazi per il personale.
“Dopo soli quattro mesi dal trasferimento dei lavoratori dell’Ufficio Territoriale Palermo 2 nella nuova struttura – si legge ancora nella nota – l’impianto si è rivelato inadeguato, probabilmente a causa delle temperature torride: i dipendenti, dopo il trasloco, pensavano di avere finalmente risolto i loro problemi ma così non è stato”.
“Appare assurdo, proprio alla luce delle condizioni dell’impianto – aggiungono i due esponenti sindacali – parlare di infrastrutture di ultima generazione come qualcuno le ha definite, certamente in un momento di entusiasmo poco razionale”.
“Per noi, semmai – chiariscono Farruggia e Del Giudice – si tratta di una sorta di inferno di cristallo, ovvero di una struttura dove in estate le alte temperature diventano torride a causa delle vetrate che coprono la quasi totalità delle facciate, trasformando gli ambienti in un vero e proprio congelatore durante il periodo invernale”.
Non è tutto: secondo la UILPA, infatti, le criticità non si limiterebbero alle condizioni climatiche insostenibili, ma riguarderebbero altresì i servizi igienici privi di mattonelle e di finestre, oltre alla pavimentazione non idonea a un luogo di lavoro, con una continua produzione di polvere a causa delle superfici non facilmente sanificabili.
“Se entro tempi ragionevolmente brevi – concludono – non riceveremo adeguate risposte, intraprenderemo tutte le iniziative sindacali necessarie a garantire sicurezza e igiene ai lavoratori”.