Un grosso e lungo ramo è caduto dall’albero di Ficus macrophylla in villa Garibaldi a Palermo. Il tronco, lungo alcuni metri, è ancora per terra. Il ‘crollo’ del ramo, fortunatamente, non ha causato alcun danno a cose o a persone.
L’esemplare di Ficus macrophylla che domina piazza Marina è motivo di vanto per la città di Palermo. I cittadini vanno orgogliosi di quell’albero gigantesco che secondo l’Accademia dei Georgofili è il ficus più grande d’Europa: mille metri cubi di chioma, un’altezza che sfiora i trenta metri e una circonferenza di oltre venti. Dimensioni che creano anche qualche problema di sicurezza. L’esemplare di Ficus macrophilla fu piantato nel 1863 quando l’architetto Filippo Basile progettò il Giardino Garibaldi, all’interno della villa che porta lo stesso nome. La pianta ha un aspetto caratteristico dovuto alle radici aeree che si sviluppano dai suoi rami e che raggiungendo il terreno si trasformano in tronchi supplementari.
Sulla salute dell’albero saranno eseguiti dei test e delle verifiche. Il crollo del ramo potrebbe essere un evento naturale e dunque non preoccupante per l’albero anche se lo è per l’incolumità di chi si possa trovare a passarvi sotto.
“È un fenomeno noto agli specialisti dei ficus monumentali in tutto il mondo – sottolinea l’assessore Sergio Marino – Si definisce ‘summer branch drop’ cioè schianto estivo di una branca. È probabilmente legato a squilibri idrici legati alle variazioni repentine di temperatura e umidità, ma nessuno studio ne ha bene individuato le cause ed eventuali sintomi preventivi. A Palermo era già successo qualche anno fa in un ficus posto davanti la Fiera all’ingresso della Favorita. Proprio temendo questo, gli interventi sull’albero di Piazza Marina realizzati lo scorso anno mirano favorire la stabilità delle branche laterali dell’albero aiutando le radici aeree ad ancorarsi al suolo (sono stati creati ad hoc alcuni nuovi Cercino nel suolo) e sostenere le branche”.
La colpa dello schianto potrebbe essere, quindi, da attribuire alle temperature molto elevate di questi giorni che, però, precipitano nella notte: un’escursione termica che crea problemi agli alberi, indebolendoli.