Un sit-in di protesta si è svolto questa mattina davanti la sede dell’Assessorato della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, in via Trinacria.
Ad organizzare la manifestazione, gli assistenti degli studenti disabili di tutta la Sicilia, provenienti da Palermo, Messina, Partinico e altri piccoli Comuni.
Circa 2 mila assistenti nell’isola rischiano di perdere il posto di lavoro già a partire da settembre, mese in cui è fissata riapertura della scuola.
I lavoratori sono già rimasti a casa durante tutto il periodo del lockdown.
Il problema, in realtà, non riguarda soltanto i dipendenti della scuola ma anche tutti quegli studenti disabili che, soltanto attraverso l’aiuto di queste figure professionali, possono riuscire ad ottenere un’istruzione.
Giorgia Geraci, delegata Cobas, ha spiegato le motivazioni dello stato di agitazione: “Il servizio di assistenza igienico personale deve essere garantito alle figure specializzate che da 23 anni hanno svolto questo ruolo e hanno permesso agli studenti disabili di godere del diritto allo studio – precisa – e noi siamo qui e continueremo ad esserci puntualmente e periodicamente finché la situazione non si sbloccherà definitivamente”.
“Abbiamo avuto vari incontri nelle scorse settimane con l’assessore Antonio Scavone e con gli uffici della direzione generale dell’Assessorato però ad oggi – conclude – non abbiamo ricevuto risposte concrete“.