Marcia a Portella della Ginestra, Ninni Terminelli critica Vincenzo Figuccia
L’avvocato palermitano, storico esponente progressista, ha diffuso una nota in qualità di presidente dell’associazione “Sinistra delle Idee” insieme alla portavoce di Piana degli Albanesi Loredana Ilardi, bollando come “propaganda politica” la marcia del parlamentare regionale
L’iniziativa del deputato regionale dell’UDC Vincenzo Figuccia, recatosi presso i luoghi della strage di Portella della Ginestra per rivendicare il diritto alla stabilizzazione degli operai forestali, provoca il dissenso di Ninni Terminelli, presidente dell’associazione “Sinistra delle Idee”.
In una nota diffusa dallo storico esponente della sinistra palermitana insieme alla portavoce dell’associazione a Piana degli Albanesi Loredana Ilardi, si sottlinea la scelta inopportuna del parlamentare dell’ARS di “utilizzare il luogo dell’eccidio per show politici”.
“C’è un limite alle provocazioni – affermano Terminelli e Ilardi nella nota – e non si offendono la storia e la memoria per fare propaganda”.
L’accusa che i due esponenti della sinistra rivolgono a Figuccia è quella di avere violato la sacralità di un luogo che fu teatro di un terribile evento: l’uccisione, da parte del bandito Salvatore Giuliano e dei suoi uomini, di ben undici persone – ventisette furono ferite – il 1 maggio del 1947.
Di fatto, si trattò non soltanto della prima Festa dei Lavoratori dell’Italia Repubblicana, ma anche della prima strage politico – mafiosa del Paese unito: per il mondo sindacale, Portella della Ginestra è il luogo, per antonomasia, della rivendicazione dei diritti dei lavoratori, della lotta contro i soprusi e le disuguaglianze e dell’affermazione della legalità.
“Un tempio di tradizione politica e sindacale- si legge ancora – che nessuno aveva mai violato fino ad ora: la marcia contro il governo nazionale è stata una provocazione offensiva e inopportuna; la propaganda politica dovrebbe avere un limite che in questo caso è stato abbondantemente superato”.