Scarpinato: “L’omicidio di Rocco Chinnici fu commissionato dai colletti bianchi”

La figlia Caterina:“La lotta alla mafia è un impegno che va rinnovato ogni giorno, dobbiamo insistere sul cambiamento culturale”.

Oggi, come ogni anno, si è commemorata in via Pipitone Federico la morte del magistrato, creatore del pool antimafia. Trentasette anni fa, il 29  luglio del 1983, Rocco Chinnici veniva ucciso con un’autobomba. Insieme a lui persero la vita il maresciallo Mario Trapassi, l’appuntato Salvatore Bartolotta e Stefano Li Sacchi, il portinaio del palazzo in cui abitava il magistrato. Erano presenti il vicepresidente della Regione Sicilia Gaetano Armao,  il sindaco di Palermo Leoluca Orlando Cascio, il generale Arturo Guarino comandante provinciale dei carabinieri, i familiari delle vittime e Roberto Scarpinato, procuratore capo della Corte d’appello di Palermo.

LE PAROLE DI SCARPINATO

Al termine della cerimonia, Scarpinato ha definito l’omicidio di Chinnici come un assassinio commissionato dai colletti bianchi:“La morte di Chinnici  si avvicina quando decide di alzare il livello delle indagini oltre la mafia militare, e si rende conto che i cugini Salvo sono l’anello di congiunzione tra la mafia militare e il mondo economico e politico. “Chinnici […] pensa che dentro il Palazzo di Giustizia ci sia qualcuno che voglia la sua morte e per questo inizia a scrivere il suo diario segreto. Un omicidio maturato nel mondo dei colletti bianchi.”

LOTTA ALLA MAFIA IMPEGNO CHE VA RINNOVATO OGNI GIORNO

Per la figlia del magistrato ucciso,  Caterina Chinnici “questa è  una commemorazione particolarmente bella” tiene a specificare con ancora con gli occhi lucidi per il ricordo di quel terribile giorno. Quest’anno, infatti,  per la prima volta, ha ricevuto le lettere di tanti ragazzi  che da tutta Italia  le hanno voluto far sentire la loro vicinanza scrivendole “Noi ci siamo” , parole semplici che le sono state di conforto e che danno ancorasperanza. Anche lei magistrato e oggi europarlamentare, continua l’opera del padre diffondendo nelle scuole, tra i ragazzi, i valori della legalità e dell’antimafia. 

Riprese video Floriano Franzetti e Marcella Chirchio
Editing video Floriano Franzetti.