Crisi post-pandemia, Armao: «Tempi difficili per la Sicilia, occorre puntare sul digitale»

«Abbiamo davanti tempi duri e difficili dove ci vuole competenza e sintesi di misure e di interventi»

“I Siciliani hanno bisogno di risposte immediate. Bisogna fare previsioni e interventi a breve termine”– esordisce così l’assessore all’Economia della Regione Siciliana Gaetano Armao illustrando, in conferenza stampa, il Defr 2021-2023. Questo è il senso della nuova programmazione regionale 2021-2023. Proprio a causa dei pesanti effetti della devastante crisi post-pandemia che ha colpito la Sicilia, quando ancora non si erano superati gli effetti della crisi economica 2010-2012, il nuovo DEFR vuole accelerare il recupero della produttività. Occupazione, accesso al credito, perequazione negli investimenti tra nord e sud e digitalizzazione sono il fondamento del nuovo documento economico finanziario regionale.

TEMPI DURI E DIFFICILI, OCCORRE UN PIANO STRAORDINARIO

“Abbiamo davanti tempi duri e difficili dove ci vuole competenza e sintesi di misure e di interventi. Così non è immaginabile una ripresa del Sud. Se si accelerano le opere che sono già in corso o che sono solo allo stato degli studi di fattibilità non andiamo molto avanti. Ci vuole un piano straordinarioha aggiunto Armao – Che manchi il Ponte è un fatto evidente delle contraddizioni che restano sopite nelle questioni di governo ma che invece restano del tutto attuali, tanto che i governatori lo hanno reclamato come priorità assoluta per il Sud”.

BISOGNA RIPARTIRE PROPRIO DAL SUD

“Il Paese non riparte mandando al Sud gli effetti positivi del nord – ha sottolineato Gaetano Armao – il Paese riparte se si fanno investimenti proprio nel Sud altrimenti il divario si aggraverà. Allo Stato chiediamo investimenti in infrastrutture, porti, aeroporti. La gravissima crisi che sta attanagliando la Sicilia non si può affrontare, né tanto meno superare, con incentivi minimi o peggio ancora con sussidi. Serve un grande piano di investimenti. La Cura all’Italia è stata fatta in modo omogeneo nel Paese, come se il Paese non fosse diviso. E’ come se un medico avesse in cura due gemelli e ne visitasse solo uno perché la cura decisa per uno va bene anche per l’altro. Così è avvenuto. Con la legge di stabilità abbiamo adottato dei meccanismi di correzione”.

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