Il nuovo murale di Igor Scalisi Palminteri è stato appena completato, ed è forte, molto forte: nato sul muro di 18 metri di una palazzina dello Sperone, a pochi passi dalla scuola ICS Sperone-Pertini, vandalizzata durante il lockdown, è uno dei simbolo di questa difficile ripartenza. Per ricordare al mondo che i bambini non devono soffrire, e non solo a Palermo. “Io SONO te” è stato suggerito all’artista proprio da un suo piccolo amico che una volta lo ha aiutato con pennelli e colori. E dalla voglia di dire no a chi non dedica la giusta attenzione ai più piccoli.
Un bambino con le braccia alzate, le palme delle mani in su, i piedi incrociati. Ma lo sguardo non è sconfitto, anzi sembra sfidarti, perché lui, la croce che si allunga come un’ombra sullo sfondo, la vorrebbe tenere alle spalle.
Il soggetto del murale è un bambino con le braccia alzate. “Voglio raccontare un’infanzia che soffre nella nostra città e che soffre in tutto il mondo – spiega l’artista chededica il muro alla figlia di 5 anni e insieme a lei a tutte le bambine e i bambini della cittàcon cui lavora spesso – Con le braccia forse chiede aiuto o forse ci chiede di andare in alto, di elevarci al di sopra di questo cemento che c’è allo Sperone, al di sopra della sporcizia e della trascuratezza. E dietro di sé proietta un’ombra che disegna un bambino in croce. Spero che questo dipinto sia di buon auspicio perché l’ombra della croce, della sofferenza e della trascuratezza possiamo mettercela alle spalle”.
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