Elezioni comunali a Termini Imerese, il centro – destra si divide

Da un lato, la candidatura di Francesco Caratozzolo, sostenuto da Forza Italia, Lega, Diventerà Bellissima e Ora Sicilia e, dall’altro, Anna Amoroso, il nome scelto da Fratelli d’Italia condiviso da UDC, Cantiere Popolare e da alcune liste civiche

“Voglio confrontarmi con tutte le espressioni sane e oneste e condividere un programma che faccia della sicurezza, dell’ordine e della lealtà le parole chiave”: la sociologa quarantacinquenne Anna Amoroso (nella foto) ha affidato a facebook l’annuncio della propria candidatura a sindaco di Termini Imerese dove, a seguito delle dimissioni di Francesco Giunta nel 2019, si sono succeduti i due commissari straordinari Girolamo Di Fazio e Antonio Lo Presti. 

Sostenuta da Fratelli d’Italia, Cantiere Popolare, UDC e da alcune liste civiche, Amoroso, attuale presidente del Consiglio comunale, dovrà vedersela non soltanto con i candidati del centro – sinistra e del Movimento Cinque Stelle, che ha già scelto l’avvocato ambientalista Giuseppe Di Maio, ma anche con Francesco Caratozzolo (nella foto) esponente di Forza Italia ed ex consigliere provinciale. 

Oltre al partito di Berlusconi, il professionista, anch’ egli avvocato, potrà contare sull’appoggio di Lega, Diventerà Bellissima e Ora Sicilia, congiuntamente alle liste civiche “Caratozzolo 2020” e “Termini Popolare”. 
“Sento addosso una grande responsabilità – afferma – ed esprimo sincera gratitudine a coloro che hanno riposto, e ripongono, fiducia in me: sarà mia cura ricercare ogni possibile collaborazione istituzionale al fine di rilanciare la comunità termitana”. 
L’avvocato sottolinea inoltre “l’ampia apertura” di credito da parte  dei vertici regionali, provinciali e locali dei partiti e dei movimenti civici che sostengono la  sua candidatura.
Il centro- destra non ha, dunque, trovato alcuna convergenza sul nome del candidato alla carica di sindaco: gli osservatori politici parlano addirittura di un “liberi tutti” malgrado le lunghe riflessioni e analisi formulate già negli scorsi mesi dalla colazione nel tentativo di trovare una sintesi tra le numerose proposte avanzate. 
La mancata condivisione di un nominativo attorno al quale aggregare partiti e movimenti civici conferma l’inquietudine politica e amministrativa di Termini Imerese, che si prepara all’appuntamento elettorale del prossimo 4 ottobre ripartendo dalle ceneri di un commissariamento che, per quanto efficace, rappresenta sempre un vulnus per le comunità che lo sperimentano. 
La città nel corso degli ultimi decenni è stata attraversata da molteplici criticità, sia di ordine economico ed occupazionale – su tutte, la vicenda dell’ex Fiat – che politico: nel 2016, le dimissioni di Salvatore Burrafato e l’arrivo del commissario straordinario Girolamo Di Fazio; le elezioni al ballottaggio nel 2017 di Francesco Giunta, dimessosi nel marzo del 2019, al quale ha fatto seguito un nuovo commissariamento, con il ritorno dello stesso Di Fazio fino all’attuale commissario Lo Presti. 
Una situazione di oggettivo disagio che la stessa Amoroso sottolinea sul profilo personale di facebook. 
“Termini Imerese oggi è un arcipelago ….tante isole ognuna separata dall’altra – si legge – ognuna che guarda con diffidenza l’altra..e io mi candido al sindaco per essere ponte tra queste varie Termini”. 
Un impegno civico al quale la candidata afferma di non potere sottrarsi “come donna, cittadina e mamma”. 
Una dichiarazione d’intenti che ben si sposa con i valori di Fratelli d’Italia che, attraverso il coordinatore provinciale Raoul Russo, esprime apprezzamento nei confronti della collega di partito, sia sotto il profilo umano che per la conoscenza della macchina amministrativa.