La decisione definitiva arriverà soltanto alla fine del mese di luglio, ma gli animalisti e gli ambientalisti hanno incassato una prima, importante vittoria nell’assurda vicenda della condanna a morte dell’orsa JJ4, decretata dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti della Lega.
Il Tar ha sospeso, infatti, l’ordinanza che prevede l’abbattimento dell’animale – reo di avere aggredito due cacciatori, Fabio e Christian Misseroni, padre e figlio, nei boschi del Monte Peller, lo scorso giugno – a seguito del ricorso presentato dalle associazioni LAC, LAV, LIPU, LNDC e WWF.
I due se la sono cavata con una frattura e qualche escoriazione e, a onor del vero, hanno più volte chiesto al presidente Fugatti di non procedere all’abbattimento della plantigrada, sottolineando semmai la necessità di “gestire gli orsi rispettando le loro vite”.
Per JJ4 si è mobilitato il mondo animalista, ma sono stati numerosi anche i personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo a schierarsi contro la decisione di Fugatti: tra le voci più indignate, quella dell’attore Alessandro Gassman, che aveva tuonato contro “l’incapacità amministrativa” del presidente e chiesto di salvaguardare il patrimonio faunistico via Twitter.
Un appello che, di certo, non è sfuggito al ministro Sergio Costa che, rispondendo direttamente all’artista, aveva assicurato il proprio impegno a tutela della vita di JJ4, figlia di Jurka, trasferita in Germania, uno dei primi esemplari sloveni del progetto Life Ursus.
Il titolare dell’Ambiente ha sempre sostenuto la necessità di garantire la coesistenza pacifica tra specie umana e orsi e sottolineato la sproporzione della misura di abbattimento di JJ4, ribattezzata con il nome di Gaia.
Una posizione con la quale ora, a seguito della decisione, seppure temporanea, del Tar, la Provincia autonoma deve fare i conti .
“Bene l’intervento del ministro- ha dichiarato Fugatti – ma non vogliamo attendere il prossimo trentino aggredito da un orso, pertanto il ministero ci indichi dove portare i soggetti pericolosi, perchè i numeri che abbiamo sono superiori a quelli che possiamo gestire”.