Villabate, in quattro si contendono la carica di sindaco. Alle urne il 4 e 5 ottobre
Per la piccola cittadina in provincia di Palermo è arrivato il momento delle elezioni per il rinnovo della Giunta e del Consiglio comunale. A ottobre saranno sessantadue i Comuni siciliani al voto: tra essi, Agrigento ed Enna. Nel palermitano, occhi puntati soprattutto su Termini Imerese
Gaetano Di Chiara, Mariella Vitale, Giuseppe irsuti e Giovanni Pitarresi: sono in quattro a contendersi la carica di primo cittadino di Villabate, Comune della Città Metropolitana di Palermo, con la quale ormai costituisce un’unica conurbazione.
La corsa che condurrà alle elezioni fissate per il 4 e 5 ottobre prossimi è già iniziata, tra volti nuovi, nomi ben noti alla comunità villabatese e politici di lungo corso quali Gaetano Di Chiara, ex consigliere provinciale, che ha già ricoperto il ruolo di sindaco della cittadina tra il 2007 e il 2012: sostenuto da tutto il centro – destra e da una consistente componente centrista, sarà supportato dalle liste “Diventerà Bellissima”, “Fratelli d’Italia”, “UDC”, “Lavoro Famiglia Solidarietà” e “Al Centro Villabate”.
A scendere in campo per il Movimento Cinque Stelle – che si presenta per la prima volta a una consultazione elettorale comunale a Villabate – sarà invece la biologa, specializzata in genetica medica, Mariella Vitale: nessuna esperienza politica alle spalle, ma da sempre impegnata nell’ambito della ricerca scientifica, della salute umana e, negli ultimi anni, anche sul versante della sicurezza alimentare.
Tra gli aspiranti al ruolo di primo cittadino, anche un assessore uscente, Giuseppe Irsuti che, nella Giunta guidata dal sindaco Vincenzo Oliveri, eletto nel 2015 e anch’egli ormai alla fine del proprio mandato, è stato titolare della delega alle Politiche sociali: la sua candidatura rappresenta soprattutto le istanze di tutti quegli elettori che si riconoscono in una compagine centrista, alternativa, però, a quella che confluisce nel centro-destra dello sfidante Di Chiara.
Infine, Giovanni Pitarresi, espressione del centro-sinistra villabatese : a sostenerlo, oltre alla segreteria locale del Partito Democratico, anche le liste “Viva Villabate”, “Villabate Futura”, “Villabate nel cuore” , “Democratici per Villabate” e “Liberi per il Cambiamento”.
Anche in questo caso, si tratta di un uscente: non dalla Giunta, bensì dal Consiglio comunale, dove ha occupato lo scranno più alto in qualità di presidente; è stato anche assessore.
La sua eventuale elezione rappresenterebbe la conferma dell’operato del centro – sinistra, che ha amministrato Villabate nell’ultimo quinquennio: Oliveri, ex presidente della Corte d’Appello di Palermo, infatti, era stato eletto cinque anni fa con il supporto di liste civiche progressiste, ottenendo, al primo turno, il 57% delle preferenze.
In Sicilia, saranno complessivamente sessantadue i Comuni chiamati al voto tra il 4 e 5 ottobre, tra i quali i capoluoghi di provincia Agrigento ed Enna.
Nel palermitano, oltre a Villabate, si voterà ad Aliminusa, Caltavuturo, Carini, Godrano, Isola delle Femmine, Lascari, Misilmeri, Partinico, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Santa Cristina Gela, Scillato, Termini Imerese e Trabia.
In tutta l’isola, gli elettori coinvolti saranno oltre 810 mila : a seguito dell’emergenza Covid 19, la tornata elettorale si svolgerà in due giorni: domenica 4 (dalle 7:00 alle 22:00) e lunedì 5 (dalle 7:00 alle 14:00); lo scrutinio delle schede si terrà immediatamente dopo la conclusione delle votazioni e la costituzione dell’Ufficio elettorale, nei vari seggi, avverrà il sabato pomeriggio.
Prima dell’emergenza sanitaria, la data stabilita per le elezioni amministrative era il 24 maggio, con un eventuale ballottaggio il 7 giugno; le date erano successivamente slittate rispettivamente al 14 e 28 giugno.
L’evoluzione dell’epidemia ha determinato un ulteriore rinvio; attulamente, l’eventuale ballottaggio è fissato per il 18 ottobre prossimo.