A bordo dell’aereo caduto a Milano c’era anche una famiglia italiana

Andavano in Sardegna nella villa del magnate rumeno. Il giorno prima c’era stato il battesimo del figlio di quasi due anni. Una tragedia in pochi secondi

Tutti morti gli otto passeggeri dell’aereo privato YR-PDV, partito nel pomeriggio del 3 ottobre dall’aeroporto di Milano Linate, diretto ad Olbia, e in pochi secondi schiantatosi contro un edificio a San Donato Milanese. Il proprietario e pilota del mezzo era Dan Petrescu, un magnate con doppia cittadinanza rumena e tedesca. Era uno dei principali investitori nel settore immobiliare in Romania. E proprio da Bucarest, nei giorni scorsi, era arrivato l’aereo precipitato. Nell’incidente sono morti anche la moglie e il figlio di Petrescu. Purtroppo fra le vittime anche una famiglia italiana. A bordo dell’aereo c’era il manager pavese Filippo Nascimbene, il figlio di poco più di un anno, la moglie e la suocera. Distrutte quindi due famiglie, quella di Petresco e quella di Nascimbene. L’ottava vittima è Julien Brossard, amico canadese di Dan Stefan Petrescu.

LA FAMIGLIA NASCIMBENE

Nella comitiva che stava andando in Sardegna per una vacanza c’era anche Filippo Nascimbene, 33 anni di origini pavesi ma residente a Milano, un manager che lavorava alla StartHub Consulting. Nell’incidente è morta anche la moglie, Claire Stephanie Caroline Alexandrescou, 34 anni, nata in Francia ma di origini rumene. Era content digital manager per Pernod Ricard, L’Oréal e Kiko. Una bella coppia, con due lavori smart. e quel bambino bellissimo Raphael, nato nel capoluogo lombardo nel 2020 che li aveva resi felici. Nato il 16 gennaio del 2020, Raphael era stato stato battezzato proprio ieri mattina a Milano. Lo scordo 30 settembre erano arrivati i Petrescu, a bordo del loro aereo privato. Anche Stefan, il figlio, da anni amico di Filippo Nascimbeni, assieme al compagno canadese Julien.  A bordo c’era anche la suocera di Nascimbene, Miruna Anca Wanda Lozinschi, 65 anni, anch’essa di origini rumene ma con cittadinanza francese.

LA FAMIGLIA PETRESCU

Dan Petrescu aveva 68 anni e, grazie ai suoi investimenti immobiliari, era considerato uno degli uomini più ricchi della Romania, con un patrimonio stimato attorno ai 3 miliardi di euro. Era proprietario di molti edifici, venduti negli anni a grandi catene commerciali. Aveva doppia cittadinanza, romena e tedesca: era tornato in patria nel 1989, dopo aver vissuto per anni in Germania, dove si era trasferito per sfuggire al regime di Nicolae Ceausescu. Tra le vittime anche suo figlio, Dan Stefan Petrescu, di 30 anni. Nato a Monaco di Baviera, anche lui con doppia cittadinanza, era stato indicato inizialmente come il pilota del mezzo. A bordo anche la moglie di Petrescu, Regina Dorotea Petrescu Balzat, 65enne nata in Romania con cittadinanza francese. C’era anche un amico canadese del figlio di Petrescu Dan Stefan, Julien Brossard, di 36 anni. Secondo la stampa romena, stavano raggiungendo la madre di Petrescu, 98 anni, nella loro villa in Sardegna. L’aereo, acquistato nel 2015, era arrivato a Milano da Bucarest lo scorso 30 settembre.