A Carini divelta e vandalizzata l’insegna stradale dedicata a Peppino Impastato

Peppino Impastato

Giovanni Impastato nella giornata di giovedì ha denunciato ai Carabinieri di Cinisi che una targa dedicata a Peppino Impastato è stata vandalizzata e divelta. “Un ragazzo – fanno sapere da Casa Memoria Peppino Impastato – ha consegnato presso il locale appartenente alla famiglia di Giovanni Impastato, una segnaletica stradale riportante “Via Impastato” che il suddetto ragazzo ha detto di aver rinvenuto in Via Gaspare Cusumano, all’altezza del ponte autostradale lato Comune di Carini. Questa insegna oltre ad essere stata divelta presenta un grande segnale a forma di una X sul nome Impastato.

Dalle prime indagini risulta che la targa non apparteneva al Comune di Cinisi, ma al limitrofo comune di Carini. Non sappiamo se si tratti di un atto intimidatorio o di un attacco diretto alla figura di Peppino Impastato o alle nostre attività, di certo non è la prima volta che le targhe dedicate a Peppino vengono colpite”.

L’atto vandalico sarebbe stato commesso durante l’operazione antimafia che ha portato in carcere alcuni esponenti della famiglia di Carini.

La storia di Peppino Impastato 

La notte del 9 maggio 1978 Peppino Impastato veniva ucciso dalla Mafia a Cinisi in provincia di Palermo. Il giornalista siciliano è rimasto vittima di un’esplosione con un carico di tritolo posto sotto il corpo sui binari della ferrovia, dopo essere stato picchiato in un casolare.

Impastato ha sempre denunciato le attività illecite di Cosa Nostra. Nel ’76 costituì il gruppo Musica e cultura, che svolgeva attività culturali; mentre un anno dopo ha fondato Radio Aut, un’emittente libera e autofinanziata che ha denunciato gli affari della mafia di Cinisi e Terrasini. Soprattutto del boss Gaetano Badalamenti, colui che ordinò l’omicidio del giornalista.

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