Nell’ultima settimana, dal 3 al 10 settembre, a causa del forte vento e del mare agitato a Lampedusa c’è stata una tregua. Ma ieri nell’isola è esploso vero e proprio assalto. Un record assoluto determinato da circa un centinaio di approdi. Dalla mezzanotte si sono registrati oltre 110 sbarchi. Da un conteggio parziale sono circa 5mila le persone sbarcate nelle ultime ore nell’isoletta. Tanti sbarchi hanno meravigliato anche i lampedusani, che hanno osservato: “U mare chinu c’è. Guarda caso arrivano tutti assieme”. Il “c’è il mare pieno”, questa è l’espressione di sorpresa che hanno usato gli abitanti, anche se da anni abituati ad assistere a sbarchi. Ma mai in questa quantità. Nella seconda della frase che hanno usato per esprimere la loro meraviglia hanno anche rilevato che “guarda caso, arrivano tutti assieme”. Infatti nella straordinaria ondata di sbarchi di oggi, a stupire maggiormente sono i tempi.
Decine e decine di barchini, tutti in metallo arrugginito e mal saldato, di sicuro non in condizioni tali da potere affrontare autonomamente la traversata. E vista la contemporaneità di arrivo in porto, potrebbero essere stati lasciati al largo da più «navi madre». È questa una delle ipotesi che è al vaglio degli investigatori. L’isola sta vivendo una situazione paradossale, che non si era mai vista. Le “carrette” sono tante che sono costrette a fare la coda, per attendere pazientemente l’autorizzazione ad attraccare al molo Favaloro. Chi conosce il mare, ma anche chi ha semplicemente un po’ di buon senso, capisce che a monte ci deve essere necessariamente una organizzazione strutturata capace di pianificare arrivi e partenze. Non si può di sicuro escludere che al largo dell’isola stiano operando le navi madre, anche se al momento non è possibile averne certezza.
In questa ondata di arrivi a Lampedusa, la maggior parte degli sbarcati sono subsahariani, di tunisini se ne vedono molto pochi , e tutti sono partiti dalla Tunisia, con prevalenza da Sfax. Donne e minori sono in netta minoranza: per lo più stanno arrivando uomini e questo suggerisce ulteriori perplessità. Per cercare di spiegare questo straordinario afflusso c’è anche da dire che il mare nei prossimi giorni dovrebbe tornare a peggiorare. E quindi non è escluso che nelle ultime 48 ore i trafficanti stiano cercando di velocizzare i viaggi della speranza.
Fonte foto: Il Giornale