A Mariupol trovati 200 cadaveri tra le macerie di un rifugio di un grattacielo

Orrore, scavando tra le macerie di un grattacielo di Mariupol: trovati centinaia di morti in stato di decomposizione. Trovate fosse comuni anche a Bucha

Nel 90° giorno di guerra in Ucraina circa 200 corpi sono stati trovati a Mariupol, tra le macerie di un rifugio durante lo smantellamento dei blocchi di un grattacielo vicino alla stazione di servizio suburbana-2 su Myru Avenue. Lo ha annunciato su Telegram il portavoce del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko. “Mariupol. Cimitero”, ha scritto Andryushchenko, aggiungendo che i corpi sono rimasti lì per diverso tempo dato lo stato di decomposizione e che molti di questi cadaveri sono stato stipato dai russi in un obitorio improvvisato vicino alla metropolitana.

ANCORA FOSSE COMUNI FRA LE MACERIE DI  BUCHA

Ma l’elenco dei massacri si allunga anche nella regione di Kiev, dove secondo il capo del dipartimento della polizia regionale Andriy Nebytov sono più di 10 le fosse comuni scoperte finora. Ben 8 delle quali a Bucha, dove c’erano anche le più grandi, con 40 e 57 corpi. In tutto, sono 418 i cadaveri rinvenuti nel sobborgo della capitale ucraina, più della metà di persone uccise da colpi d’arma da fuoco. «E purtroppo – ha precisato – non si tratta di una cifra definitiva».

MORTI E FERITI UCRAINI DAL 24 FEBBRAIO. 260 BAMBINI

L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha reso noto il numero di civili morti o feriti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Un bilancio, secondo lo stesso Ohchr, sarebbe comunque ancora più drammatico.  Considerando che “le informazioni provenienti da alcuni luoghi di intensi combattimenti sono in ritardo e molti rapporti sono ancora in attesa di conferma”. I numeri riportati da Ukrinform dicono che dal 24 febbraio nel paese invaso sono morti 3.942 civili, mentre 4.591 sono rimasti feriti. Tra le vittime ci sono quasi 260 bambini.