A Milano auto con alla guida un palermitano travolge e uccide 30enne in monopattino

Al conducente dell’auto l’anno scorso era stata revocata la patente per un precedente analogo. La polizia lo ha arrestato

Incidente mortale a Milano, dove un uomo che si trovava su un monopattino elettrico è stato investito da un’auto. Il conducente della vettura, Giuseppe D’Amico, un 30enne palermitano, si è fermato e poi è scappato, lasciando a bordo del mezzo una ragazza.  La polizia, diverse ore dopo, è riuscita a rintracciarlo e lo ha arrestato. La vittima, Juan Carlos Quinga Guevara, un 30enne originario dell’Ecuador, è stato sbalzato per diversi metri. Quando il 118 è intervenuto le sue condizioni sono parse subito molto gravi. È stato intubato e trasportato in codice rosso, incosciente, al pronto soccorso dell’ospedale Policlinico, dove è morto poco dopo. L’incidente si è verificato nella notte tra giovedì e venerdì nella zona sud della città.

Dai primi rilievi sembra che la collisione sarebbe dovuta a una mancata precedenza. A quell’ora il semaforo era lampeggiante. Pare che il monopattino stesse svoltando da viale Famagosta, in direzione di via Beldiletto mentre la vettura proveniva dall’altro senso.

Il pirata recidivo con patente ritirata

La polizia, che indaga sulla dinamica dell’incidente, ha confermato che al conducente dell’auto era stata revocata la patente per un precedente analogo. Nel 2022, infatti, l’uomo avrebbe provocato un altro sinistro stradale, senza fermarsi a prestare soccorso. La 25enne passeggera, risultata positiva al test di alcol e droga, inizialmente ha “coperto” il conducente, dichiarando di essere alla guida dell’auto nel momento dell’incidente. Poi, di fronte alle evidenze, ha ammesso la verità. A causa delle pesanti accuse l’investitore è stato arrestato. Al pirata sono stati contestati l‘omicidio stradale e l’omissione di soccorso.

Foto MilanoToDay