“A Natale mettiamoci a posto”, l’iniziativa di Addiopizzo contro il racket arriva in corso Calatafimi

Addiopizzo rilancia in corso Calatafimi la stessa iniziativa antiracket già sperimentata nel mandamento mafioso di Pagliarelli

Con l’avvicinarsi delle festività si mette in moto il tradizionale calendario delle estorsioni e tanti commercianti e imprenditori ricevono inviti a versare a Cosa nostra la tradizionale tangente che serve al racket per aiutare chi ha il capofamiglia in galera, e non lasciare quindi figli, mamme e mogli di malavitosi senza lo stipendio mensile con cui campare. Una tradizione che va avanti da decenni, rispettata da tanti che pagano per paura e per il quieto vivere. E senza denunciare gli esattori di questo ‘pizzo’ per timore di ritorsioni.

L’iniziativa di Addiopizzo

Contro questo sistema l’associazione Addiopizzo ha lanciato una iniziativa antiracket con lo slogan “Anche su corso Calatafimi si può fare. A Natale mettiamoci a posto, denunciamo insieme le estorsioni”. Andrà avanti per tutta la prossima settimana e coinvolgerà cittadini, studenti, insegnanti, operatori economici e mondo parrocchiale. L’associazione Addiopizzo riproporrà quindi la campagna antiracket che ha già lanciato nel mandamento mafioso di Pagliarelli, una delle zone più ricche di attività commerciali e quindi una delle più invitanti per gli uomini dei clan. “Vogliamo proseguire e rilanciare l’attività di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto al racket delle estorsioni nell’area di Pagliarelli, dove in passato abbiamo supportato commercianti e imprenditori che hanno trovato la forza e il coraggio di denunciare. Una zona in cui, tuttavia, il fenomeno resta presente”, dicono da Addiopizzo, come scrive il Giornale di Sicilia. L’iniziativa prosegue anche su corso Calatafimi.

Incontri nelle scuole e visite ai commercianti

Si comincia martedì prossimo all’educandato Maria Adelaide con un incontro, dalle 9.30 alle 12, a cui parteciperà Roberto Cottone, il titolare della pizzeria La Braciera che è stato vittima del pizzo. Si replicherà il giorno successivo, sempre nella stessa scuola, con la testimonianza di Francesco Arancio, anche lui taglieggiato dai mafiosi del racket. Giovedì i volontari andranno in giro in corso Calatafimi e nelle strade limitrofe per fare sentire la presenza dell’associazione e offrire informazioni agli esercenti e ai residenti.

Addiopizzo scrive in una nota: “Come accade di consueto, in prossimità delle festività natalizie, Cosa nostra ritorna a battere cassa, tentando di riscuotere il pizzo presso esercizi commerciali e imprese della città e della provincia. Per tale ragione saranno promosse iniziative e attività di sensibilizzazione e informazione rivolte al tessuto sociale ed economico. Il senso di tale percorso è quello di estendere in maniera più diffusa la rete di consumo critico ‘Pago chi non paga’ e offrire il supporto dell’associazione a coloro che ancora adesso vivono stretti dalla morsa delle estorsioni”.

Foto archivio Addiopizzo