La giunta ha approvato una delibera a firma dell’assessore alla Mobilità, Maurizio Carta, che indica una serie di elementi e di attività che l’Amat dovrà mettere in campo per attuare il piano di risanamento e di efficientamento. Di conseguenza l’azienda deve redigere un piano di miglioramento dei servizi erogati alla collettività cittadina, sotto un profilo di efficacia, efficienza, sicurezza e regolarità. Allo scopo di agevolare il risanamento e tagliare zavorra alla partecipata, la giunta come atto propedeutico ha approvato il nuovo Piano della sosta tariffata, che entrerà in vigore dall’inizio del prossimo anno.
In esso è previsto che metà dei 15 mila stalli attualmente a pagamento diventino, in pratica, zone bianche, cioè zone libere dove non si deve pagare la sosta. Questo in attesa di verificare la possibilità di poterle affidare a un altro gestore. In pratica resterebbero sotto controllo dell’Amat solo 7.890 stalli blu, cioè sono quelli concentrati soprattutto nelle zone centrali: nelle aree (A, B, C e D). Quindi le zone comprese fra viale Lazio, piazza don Bosco, via Marchese di Villabianca e via Dante. Ed anche gli stalli stagionali di Sferracavallo e Mondello.
Nel provvedimento della giunta è prevista anche la possibilità di rimodulare tutti gli altri servizi in capo ad Amat. Dalla rimozione coatta delle macchine in divieto, a car e bike sharing fino al montaggio della segnaletica stradale. Quindi, praticamente, tutte quelle attività che l’azienda avrebbe sempre cercato di mollare, perché non solo non sono remunerative, ma che spesso sono gestite in perdita.