A Palermo in servizio 250 medici non vaccinati: sospesi, restano al lavoro

I medici sono sospesi solo sulla carta, ma restano al lavoro
perché le Asl e gli Ordini territoriali non dialogano. Anche tanti infermieri

sanità

L’obbligo vaccinale per il personale sanitario è scattato, per legge, lo scorso primo di aprile. Ma tanti ordini provinciali si lamentano delle lungaggini delle Asl che non trasmettono le comunicazioni di sospensiva. Gli indispensabili dati non vengono comunicati per inerzia, inefficienza o forse per evitare di restare senza personale in questo periodo di crisi. Questo significa che molti medici non vaccinati sono tranquillamente al loro posto, in servizio attivo. Visitano, curano e operano, e magari assistono i pazienti Covid senza essere immunizzati. Questo succede nonostante la legge dica che il sanitario che non si vaccina, deve essere segnalato alla Asl di riferimento e dovrebbe essere immediatamente sospeso.

MANCANZA DI COMUNICAZIONE

Si è detto che “dovrebbe” essere immediatamente sospeso perché il condizionale è d’obbligo. Affinché medici o infermieri, possano essere allontanati dal servizio, occorre un atto formale del rispettivo ordine che ne dichiari la sospensiva ufficiale. Ma Ordini e Asl non comunicano, o lo fanno con mesi di ritardo, E quindi chi non ha diritto di esercitare prosegue serenamente. Con il risultato che, ad oggi, tra gli operatori sanitari sono molti i casi di non vaccinati che sono sospesi solo sulla carta. In barba alla legge sulla obbligatorietà dei vaccini per i sanitari.

IN ITALIA CIRCA 1500 I MEDICI ED ODONTOIATRI SONO SENZA VACCINO

Stando ad una stima fatta dalla dalla Fnomceo, i medici ed odontoiatri senza vaccino anti Covid in Italia sono 1.500. Di questi ancora 1.000 stanno attualmente esercitando, quasi il 70%. Questo senza considerare che i dati a disposizione sono ancora parziali. Certo si potrebbe dire che è un numero limitato, un gruppo ristrettorispetto ai 460mila iscritti all’ordine. Ma è comunque preoccupante per gli effetti che le loro scelte possono avere sui loro pazienti. Timori che aumentano se si considera che i dati a disposizione finora riguardano 40 Ordini territoriali su 106 che hanno ricevuto dalle aziende sanitarie le segnalazioni per i provvedimenti di sospensione che riguardano tutti gli operatori sanitari e sociosanitari in servizio. La situazione è caotica, tanto che il presidente della Fnomceo ieri ha lanciato l’allarme: in Italia solo 529 medici sono stati sospesi, 120 riammessi perché «pentiti». Ma gli altri mille sembrano intoccabili per mancanza di comunicazione tra Asl e Ordini territoriali.

A PALERMO AL LAVORO 250 MEDICI NON VACCINATI. MA TANTI ALTRI MEDICI E INFERMIERI IN TUTTA ITALIA

Di questi casi, che sono vere e proprie bombe ad orologeria, ce ne sono in tutta Italia. Salvatore Amato, presidente dell’Ordine dei medici di Palermo, conferma che su 11mila iscritti, nel capoluogo ci sono attualmente al lavoro 250 medici non vaccinati. Perché le Asl non hanno predisposto ancora alcuna delibera di allontanamento, e l’Ordine non può cancellarli dall’albo. Ma non solo a Palermo. In Calabria, per esempio, l’Ordine non ha ricevuto neppure una sola segnalazione dal Dipartimento di prevenzione, quindi non si conosce neppure il numero dei medici non vaccinati. Mentre a Torino, le prime comunicazioni di sospensiva sono arrivate dalle Asl a fine agosto e le cancellazioni dell’Ordine sono scattate solo a settembre. A Roma, ad oggi, nessuna Asl ha comunicato i nominativi dei medici No Vax. Nella provincia di Venezia, i medici sospesi sono stati una ventina, ma dall’Ordine spiegano che molte altre comunicazioni tardano ad arrivare. Non sono messi meglio gli infermieri. Anche qui circa duemila no vax circolano liberamente con la sospensiva sulla testa ma senza che l’Ordine abbia potuto spedirli a casa senza stipendio.