Storicamente, San Vito Lo Capo è una delle mete turistiche siciliane più ambite durante la stagione estiva. Invasa puntualmente da migliaia di vacanzieri provenienti da ogni parte del mondo, la solare cittadina del trapanese, assieme alla vicina Scopello, negli anni anche per i palermitani è divenuta un vero e proprio punto di riferimento. L’ideale per chi, alle mete più esotiche preferisce spiagge e mare turchese a due passi da casa. Ma quella in corso, si sa, per la bella stagione sarà un’annata anomala. L’emergenza sanitaria infatti, seppur in fase calante, rischia di colpire fin troppo duramente un pò ovunque, a maggior ragione quando si tratta di tessuti socioeconomici. Quelli che, proprio nel caso di San Vito Lo Capo si nutrono quasi esclusivamente di turismo.
Tante le domande che si pongono gli esercenti delle strutture recettive, a maggior ragione quelli operanti nelle zone balneari. Quanti saranno gli stranieri pronti, serenamente a scegliere ancora una volta San Vito Lo Capo per trascorrere le vacanze estive? E gli italiani, saranno disposti ad approfittare dell’allentamento delle restrizioni prenotando hotel, b&b, case vacanze e residence? Nel dubbio, la speranza è che a ripopolare autostrade e statali, percorrendo pochi chilmometri da casa siano quanto meno gli stessi siciliani. Ed è per questo che i sanvitesi, in mancanza dei grandi flussi turistici di sempre, guardano con curiosità gli abitanti dell’area metropolitana più grande dell’isola. I palermitani sono dunque pronti a rispondere presente, ancora di più, da buone forchette, quando all’orizzonte si profila, in tutta sicurezza l’allestimento dell’immancabile Cous Cous Fest (in programma a San Vito Lo Capo dal 18 al 27 settembre prossimi). Un appuntamento che fa gola e che, si spera, prendendo tutte le misure cautelative del caso possa far registrare un buon numero di prenotazioni e visite. Ma intanto c’è da monitorare la lunga estate calda sanvitese, prossima a entrare nel vivo nei mesi clou di Luglio e Agosto.
TUTTI I DANNI DEL COVID-19
Come detto, l’economia di San Vito Lo Capo è quasi esclusivamente basata sul turismo, che, a causa delle restrizione per il contenimento del Covid ha ricevuto un duro colpo. Oltre 270 sono infatti le strutture turistiche che garantiscono più di 7.750 posti letto, con centinaia di attività economiche che ruotano intorno al settore. Un volano economico capace di produrre servizi tali da assicurare vacanze serene a centinaia di migliaia di turisti ed escursionisti. Gli stessi che, spesso e volentieri serbano un magnifico ricordo, finendo per riscegliere negli anni successivi la rinomata località balneare siciliana. Il volume di affari che ne consegue è di centinaia di milioni di euro. San Vito Lo Capo per questo, è senza alcun dubbio la prima economia turistica della provincia di Trapani e tra le prime della Sicilia.
UN APPUNTAMENTO IMPERDIBILE
Si lavora alacremente per non “bucare” l’evento: ed è per questo che, “fermo il monitoraggio delle attuali condizioni epidemiologiche dell’Isola” pur nel rispetto del divieto di assembramenti di persone, il sindaco di San Vito Lo Capo, Giuseppe Peraino, ha chiesto la convocazione di una conferenza di servizi proprio per verificare la realizzabilità dell’evento. “Un momento sociale, culturale ed economico estremamente importante per il nostro Comune, per la provincia e per l’intera regione. L’ultima ordinanza regionale e il decorso positivo della pandemia in Sicilia e più specificatamente in provincia di Trapani che sostanzialmente è Covid-free – afferma Peraino – ci lascia ben sperare per il regolare svolgimento della manifestazione con le misure di contenimento che verranno indicate dal Presidente della Regione, dal Prefetto e dal Questore di Trapani a cui la settimana scorsa abbiamo sollecitato, con una nota ufficiale, la convocazione urgente di una conferenza di servizio”.
COUS COUS FEST IN SICUREZZA
Siamo pronti a collaborare con il Comune di San Vito Lo Capo – dice Orlando – per progettare la manifestazione in assoluta sicurezza sanitaria e nel totale rispetto delle modalità organizzative che verranno disposte. Lo svolgimento dell’evento – spiega un positivo Marcello Orlando, amministratore di Feedback, società organizzatrice del Cous Cous Fest – sarebbe di fondamentale importanza non soltanto per le ricadute economiche nel territorio, messo a dura prova dallo scoppio dell’epidemia ma anche per i risvolti sociali e rappresenterebbe un segnale di ottimismo e positività dopo questo lungo periodo dominato da difficoltà e incertezze”.