All’interno della riserva naturale di Capo Gallo, sul versante di Sferracavallo, all’altezza dell’Avamposto, c’è un problema. I cinghiali sono arrivati fin davanti alle porte delle villette. Da due settimane sono scesi dal monte animali in cerca di cibo, e hanno fatto visita a tutti i residenti delle venti villette della zona. Questi animali durante il lockdown si sono riprodotti più del consueto, e approfittando che in giro non ci sono molte persone, si sono appropriati di alcune aree, avvicinandosi anche alle abitazioni. Si muovono in branco, principalmente la notte. Rovistano tra i rifiuti, ma non solo. Talvolta sono attratti anche dall’odore del cibo che viene fuori dalle finestre delle abitazioni. Inoltre scavano fosse sotto le recinzioni, ed entrano nei giardini.
Il quotidiano La Repubblica edizione Palermo che riporta la notizia, ha intervistato qualche residente. Una signora ha raccontato che nel suo giardino sono entrati una scrofa con nove piccoletti, e che lei per poco non è svenuta dalla paura. «Hanno scavato un’enorme buca nel terreno, probabilmente in cerca di lumache ─ ha raccontato ─. La mattina dopo ho realizzato una barriera con alcuni massi, lì dove c’era la rete che hanno squarciato, ma hanno buttato giù pure quella. Arrivano quasi ogni notte. Io resto sveglia ─ ha aggiunto la signora ─. Come posso chiudere occhio?».
Ma non è la sola ad aver avuto un incontro ravvicinato con i cinghiali. «Avevo una decina di galline nel cortiletto — ha raccontato un altro residente —, e le hanno divorate tutte. Per fortuna, io e mia moglie quella sera non eravamo in casa». Negli ultimi dieci giorni all’associazione ambientalista “Amici della costa onlus”, che opera a Sferracavallo, sono arrivate una cinquantina di segnalazioni. L’Associazione ha provveduto a trasmetterle alla Regione e al Comune. Il presidente, Aldo Orlando, in proposito ha detto a Repubblica: «Non si chiude occhio, si resta vigili, ma sono sempre di più. Considerando che ogni cinghiale fa quattro cucciolate l’anno e ogni cucciolata è costituita da almeno dodici piccoli, si può capire con quale ritmo si accrescono».
«Abbiamo visto anche un cinghiale di circa 150 chili ─ ha detto ancora Aldo Orlando4 ─. Occorre intervenire subito, qui ci sono bambini. Tre giorni fa hanno buttato a terra la recinzione di una delle case più vicine al mare. Lasciano solchi profondissimi nel terreno, ogni mattina ne troviamo di nuovi». E una mamma con una bimba per mano e un borsone in un’altra ha detto di avere preso la decisione che, visto come vanno le cose, le pare più opportuna: «Andiamo a stare dai miei per un po’. Qui rischiamo ogni notte».