Con la ripresa dei lavori pubblici, dopo lo stop forzato e alcuni ritardi causati dall’emergenza coronavirus, gli operai del cantiere del passante ferroviario in viale Francia sono già a lavoro. Per ultimare l’opera però sarà necessario abbattere ben 5 alberi e far spazio a qualche colata di cemento. A difesa delle zone verdi della città di Palermo è intervenuta Nadia Spallitta, attuale esponente di Europa Verde. In una nota inviata alla stampa l’ex consigliera comunale ha evidenziato l’importanza – fornendo una serie di normative – di evitare l’abbattiimento degli alberi.
A Palermo è necessario fermare l’abbattimento degli alberi, a partire da quelli di viale Francia. Le norme prevedono modalità di interventi anche in presenza della realizzazione delle opere pubbliche che ne consentono il mantenimento e la protezione. Non si comprende perché in città queste disposizioni non vengano attuate. Tra l’altro il Comune si è dotato da anni di un regolamento sul verde che afferma il principio della tutela degli alberi e ne disciplina come ipotesi estrema l’abbattimento.
Per esempio, l’articolo 25 del regolamento comunale impone come obbligatoria, nel caso di realizzazione di opere pubbliche o di strade, la progettazione di viali alberati e alberature stradali; il successivo articolo 31 dispone che la compensazione in caso di abbattimento dell’albero sia già inserita nel quadro economico del progetto dell’opera e prevede che vengano ripiantati alberi con le stesse caratteristiche e con le stesse dimensioni. Inoltre se si è in presenza di alberi di pregio o di valore paesaggistico non si può procedere all’abbattimento senza il previo parere della circoscrizione competente e della sovrintendenza.
Non è consentito neanche l’abbattimento in presenza di nidi – non si sa se queste verifiche siano state mai fatte – e nei periodi di riproduzione dell’avifauna. In altri termini quello che sembra emergere dai continui tagli degli alberi cittadini è la mancanza di una programmazione adeguata, la sistematica disapplicazione del regolamento comunale ma altresì delle leggi che tutelano l’albero come bene di valore collettivo per le ricadute benefiche sulla qualità della vita, sulla salute e sulla salubrità dei luoghi. L’albero va anche tutelato come bellezza naturalistica.
Credo che l’amministrazione prima di procedere con futuri abbattimenti abbia l’obbligo di verificare percorsi alternativi, dando concreta dimostrazione della tante volte dichiarata sensibilità, rispetto ai valori della tutela del verde e dell’ambiente.