Abolita la TARI, adesso devi pagare la TARIP: cambiano le bollette e paghi molto di più
Nuova tassa sui rifiuti, arriva una maxi-stangata che mette in ginocchio i cittadini italiani: ecco quanto dovrai pagare.
Le tasse rappresentano da sempre un tasto dolente per la maggior parte dei cittadini italiani. In un periodo segnato da una forte crisi economica e dall’inflazione, doversi trovare a fronteggiare imposte sempre più gravose rappresenta un’autentica stangata morale e finanziaria per gli abitanti del Belpaese.
Malgrado quanto scritto incarni una condizione comune a buona parte della popolazione dello Stivale, non provengono buone notizie da questo fronte. A stretto giro di posta, infatti, un nuovo tributo farà irruzione sulla scena nazionale, zavorrando ulteriormente le tasche di tantissimi connazionali.
Non si tratta di un’innovazione assoluta, bensì di una tassa che va a sostituirne una già esistente e che, in generale, non risulta essere troppo amata. Stiamo parlando nello specifico della TARI, la TAssa sui RIfiuti, che proprio in questo segmento finale dell’anno costringe l’Italia intera a sostenere una spesa tutt’altro che lieve.
Ebbene, numerose amministrazioni comunali stanno adottando la TARIP, acronimo di TARIffa Puntuale, che non si traduce in un normale adeguamento normativo. Siamo di fronte a un’autentica rivoluzione nella gestione e nel pagamento della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, che costerà non poco…
Sparisce la TARI, arriva la TARIP: pronta una nuova mazzata per gli italiani
Nome più lungo, spesa più alta? L’equazione potrebbe non essere così sbagliata. Se la TARI è sempre stata determinata in relazione ai metri quadrati dell’abitazione e dal numero dei suoi occupanti, la TARIP invece è imperniata sulla produzione dei rifiuti, così da incoraggiare le abitudini ecosostenibili.
Tuttavia, ogni conferimento farà automaticamente salire verso l’alto l’importo che sarà riportato in bolletta. L’imposta include una quota fissa (superficie immobile e abitanti totali) e una parte variabile, connessa al volume oppure al peso dell’indifferenziata. I comportamenti virtuosi, che saranno decisivi per ridurre la quantità dell’immondizia da smaltire, saranno in questo modo premiati.
Come funziona la TARIP: meccanismo e consigli utili
Qualora aveste ancora le idee confuse, proviamo a fare chiarezza ulteriore. Di fatto, il Comune di appartenenza decreta un numero minimo di svuotamenti per ciascuna utenza, calcolato tenendo presente il numero di persone che abitano nell’immobile. Laddove occorrano più svuotamenti del previsto, il costo sarà addebitato nella bolletta seguente.
Se davvero si vuole andare verso una contrazione della spesa, sarà fondamentale eseguire una corretta raccolta differenziata, senza conferire nel secco quei rifiuti che possono essere riciclati. In questo modo, si assisterà a una riduzione della quantità di indifferenziata. Da ultimo, sarà opportuno esporre il proprio mastello o cassonetto unicamente quando sarà pieno fino all’orlo, così da abbassare ulteriormente il totale dei passaggi per il ritiro dei rifiuti e spendere di meno per tale, indispensabile servizio.