Abusi durante un ritiro spirituale, 52enne in arresto: la vittima ha solo 14 anni

Le chat sul telefono della giovanissima hanno spinto i genitori a presentarsi ai carabinieri

papà

Avrebbe avuto rapporti sessuali con una ragazzina di 14 anni a lui affidata dai genitori per un ritiro spirituale a Rimini. Con tale accusa uno dei responsabili provinciali di Gioventù Studentesca “Don Giussani” di Reggio Emilia (movimento che fa riferimento a Comunione e Liberazione) è stato arrestato stamani a Caorle, in provincia di Venezia. L’uomo, 52 anni, si trova attualmente nel carcere di Pordenone per gli abusi che avrebbe commesso sulla giovanissima durante un ritiro in preparazione della Pasqua.

Abusi durante un ritiro spirituale, chi è l’arrestato

Il 52enne è stato arrestato su disposizione del Gip del tribunale di Rimini, che ha firmato l’ordinanza cautelare in carcere in seguito alle indagini dei carabinieri, coordinati dal pm Davide Ercolani. L’uomo sarebbe stato in aprile a Rimini con un gruppo di Gioventù studentesca. È anche membro dei Memores Domini, associazione laicale cattolica i cui membri vivono i precetti di povertà, castità e obbedienza sotto l’egida del movimento. Fino a giugno era anche insegnante di religione in un liceo di Reggio Emilia, ma la Diocesi ha fatto sapere che gli è stata revocata l’idoneità all’insegnamento fin dall’emergere della vicenda. Al momento il 52enne è anche stato sospeso da ogni attività educativa di Comunione e Liberazione.

La vicenda

Secondo quanto emerso dalle indagini, il 52enne e la ragazzina avrebbero avuto il loro primo rapporto sessuale a Rimini. Tuttavia mesi prima a Reggio Emilia, una sera d’inverno, l’uomo avrebbe dato un bacio alla 14enne iniziando così una relazione durata alcuni mesi, dal dicembre del 2022 fino alla primavera di quest’anno. I genitori dell’adolescente hanno intuito che qualcosa non andava nella figlia al rientro dal ritiro spirituale di Rimini.  

Le chat sul telefono della giovanissima li hanno poi spinti a presentarsi ai carabinieri. Le indagini hanno ricostruito il quadro dei rapporti tra la 14enne e l’educatore. La minore, sottoposta a colloquio con una psicologa, avrebbe inoltre raccontato l’inizio della storia e come lei fosse innamorata dell’uomo. Avrebbe riferito anche di rapporti sessuali dopo la scuola e a Rimini. Proprio la gita in Riviera ad aprile avrebbe segnato lo spartiacque tra un rapporto improprio ma ancora superficiale e la violenza sessuale.

Secondo la ricostruzione dei fatti, durante il ritiro spirituale, l’educatore, approfittando di un momento di debolezza della ragazzina – in lacrime per un’incomprensione con un coetaneo – l’avrebbe spinta ad avere un rapporto. La stessa cosa sarebbe avvenuta in altre circostanze a Reggio Emilia dopo gli incontri del gruppo di preghiera o dopo la scuola.

I carabinieri hanno notificato al 52enne un’ordinanza di custodia cautelare in carcere mentre si trovava a Caorle dai genitori. L’uomo si era già rivolto a un legale per presentare un’istanza alle procure di Rimini e Reggio Emilia circa un fascicolo aperto a suo carico, sospettando di essere indagato. Secondo quanto emerso, per gli investigatori non vi sarebbero stati fatti analoghi nel gruppo di ragazzi che hanno frequentato gli incontri di preghiera e i ritiri spirituali con lui.

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