Ad Abano Terme, provincia di Padova, un uomo di 31 anni, Mattia Caruso, originario di Catania, è stato trovato in una pozza di sangue all’interno della sua auto dopo che la fidanzata aveva chiamato i soccorsi. Presentava diverse ferite sul corpo e un fendente all’altezza del cuore. Proprio questo gli è stato fatale: non ha permesso ai medici di salvargli la vita. Caruso aveva trascorso con la fidanzata la serata in un locale. Quando sono usciti, ha chiesto alla compagna di aspettarlo in auto perché doveva parlare con un conoscente.
Non ha urlato, non ha chiesto aiuto, ma è tornato ferito, ed ha avuto la forza di risalire sull’auto, mettersi alla guida per poi accasciarsi. La fidanzata ha lanciato l’allarme, e sono intervenuto i carabinieri e il 118. I sanitari, dopo aver tentato di stabilizzarlo sul posto, lo hanno trasportato in ospedale, a Padova, dove è morto. Sono scattate immediatamente le indagini non soltanto per cercare il responsabile dell’omicidio, ma anche per trovare l’arma del delitto e il movente. Gli investigatori stanno lavorando per ricostruire la vita di Caruso, residente ad Albignasego (Padova).
L’uomo apparteneva ad una famiglia molto nota nel Padovano, impegnata nell’organizzazione di sagre e nella vendita di dolciumi e prodotti alimentari siciliani. Inoltre si stanno esaminando le compagnie che frequentava, il suo vissuto, senza escludere nessuna pista. Di fondamentale importanza saranno le immagini delle telecamere di videosorveglianza nella speranza di catturare elementi utili alle indagini e, si presume, anche la testimonianza della fidanzata. La scintilla del ferimento letale potrebbe essere legata ad un litigio avvenuto vicino ad un locale al confine tra due comuni del Padovano – Montegrotto Terme e Torreglia, dove era in corso una serata danzante. Ma è tutto da verificare.