Accusa di stupro a Balotelli, l’avvocato dice: «Mi compro due Ferrari»

Al calciatore vennero chiesti 100mila euro in cambio del silenzio sulla vicenda, poi smentita dal gip di Brescia. Ora il processo per tentata estorsione

Due giorni fa, a Vicenza, è iniziato il processo contro una ragazza ed il suo avvocato , che volevano 100mila euro da Mario Balotelli. Adesso è il calciatore che sarebbe stato vittima di una trappola, che  chiede 150mila di risarcimento per essere stato accusato falsamente di violenza sessuale. Le intercettazioni esposte durante l’udienza lasciano pochi dubbi. Si è sentito il legale parlare esplicitamente di «trappolone» e dire,  esultando: «Mi compro una Ferrari gialla e una blu». Per questo l’avvocato Roberto Imparato, 66enne di Asolo, e la giovane di Bassano del Grappa, che oggi ha 21 anni, sono accusati di tentata estorsione.

UNO STUPRO MAI ESISTITO

La tentata estorsione «mediante minaccia» si è consumata nel periodo tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018. La ragazza aveva chiesto a Mario Balotelli 100 mila euro. In cambio non avrebbe rivelato ai giornali dello stupro subito a Nizza nell’estate del 2017, quando il calciatore bresciano giocava in Francia. Una violenza sessuale che, come è stato poi appurato, non c’è mai stata. E quindi le accuse a carico di Balo sono nel frattempo cadute. Le indagini sono durate due anni. La trappola in cui doveva finire Balotelli è stata ricostruita dai carabinieri grazie ai dispositivi sequestrati agli imputati, e attraverso le intercettazioni finite agli atti. Il contenuto di chat e gli audio raccontano tutto della messa in scena. In una telefonata a un’amica la giovane finta vittima dice: «L’avvocato mi ha detto che devo dirgli che ho un trauma, che non dormo e che non vado a scuola… Devo dire ’ste cose a Mario. E gli devo dire che mi chieda scusa, almeno. Così lo becco in pieno».

IL TRAPPOLONE DELL’AVVOCATO A BALOTELLI

Il piano suggerito dall’avvocato Imparato era quello di registrare la conversazione. «Dobbiamo fare un trappolone per incastrarlo», diceva, sempre intercettato, il legale. Poi annunciava a una collega: «Appena finito: Imparato 1-Balotelli 0. Registrato per 20 minuti. Voglio una Ferrari gialla e una blu». E ancora: «Abbiamo fatto cento prove. La ragazza è un’attrice nata». Ed anche: «Alla fine Balotelli fa pena». Secondo l’atto d’accusa, Imparato aveva anche preso contatti con Alfonso Signorini per «offrirgli in vendita» la (falsa) notizia dello stupro. Corredata dalla telefonata tra il calciatore e la giovane, che con lui si era comunque spacciata per maggiorenne. Balotelli con gli avvocati si è costituito parte civile nel processo e ha chiesto 150milaeuro di danni.