Sono tornati in libertà il dentista Giuseppe Guiglia e l’odontotecnico Sebastiano Lanza, entrambi dell’Asp di Palermo. Si trovavano ai domiciliari per concussione: erano accusati di aver chiesto dei soldi (circa 100 euro) non dovuti a un’anziana per aver riparata una dentiera. I giudici del tribunale del riesame di Palermo hanno revocato anche la misura interdittiva dello svolgimento di pubblico servizio.
Tra gli indagati anche un infermiere dell’Asp di Palermo, Massimo Vito Salvatore Cumella, difeso dall’avvocato Giuseppe Di Stefano. Ancora l’udienza del riesame a suo carico non si è svolta.
Le investigazioni, avviate subito dopo la denuncia sporta dalla donna, hanno permesso di recuperare le banconote che la paziente 84enne era stata costretta a corrispondere ai tre operatori sanitari per ottenere la riparazione della propria protesi dentaria.
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