Addaura: barriere paramassi sul Monte Pellegrino, sospiro di sollievo per i residenti

Ad occuparsene sarà il team di professionisti lombardi dello Studio associato Protea, che lavorerà insieme ai colleghi della Sud Progetti.

La via Monte Ercta, il cui tratto centrale si affaccia sul golfo di Mondello, è uno dei tanti punti in cui, dal Monte Pellegrino si può ammirare un panorama mozzafiato. Un promontorio con vista mare da un lato e che dall’altro si affaccia sull’intera area metropolitana di Palermo. Eppure, da fin troppo tempo, causa pericolo caduta massi dalle pareti rocciose, tanta meraviglia viene vietata sia agli abitanti del capoluogo che ai turisti. Finalmente però, grazie ad una gara indetta dalla Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce, per un importo di 95 mila euro, frutto di un ribasso del quarantacinque per cento, la messa in sicurezza, quella definitiva, sembra vedere luce. 

AFFINCHE’ NON SI DEBBA PIU’ ASSISTERE A TRAGEDIE

A pianificare l’intervento risolutivo –  qualche anno fa furono effettuati alcuni lavori di consolidamento ritenuti però insufficienti per potere riaprire la strada interdetta al traffico per ragioni di sicurezza – , reso possibile dal sostegno assicurato dall’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal governatore siciliano Nello Musumeci, sarà il team di professionisti lombardi dello Studio associato Protea, che lavorerà insieme ai colleghi della Sud Progetti. Le barriere paramassi: saranno queste a dovere assicurare l’incolumità della gente. Soprattutto dei residenti, molti dei quali (ben 28 le famiglie interessate), lo scorso 11 agosto, sono stati costretti a sgomberare dalle loro abitazioni in zona Addaura. Un’intervento assolutamente necessario, anche nel ricordo della povera donna che, nel sonno, all’interno della propria abitazione di via Annibale, anni fa perse la vita travolta da un masso. 

———————————————————————————————————————————————————

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE

«Il degrado di Monte Pellegrino è lo specchio di Palermo»: il promontorio dimenticato